“Siamo piccoli e dunque perderemo”. Se la cava con una battuta nel segno della scaramanzia Marco Crispino di Conto Tv alla fine dell’udienza in cui è stato discusso il ricorso dell’emittente a metà strada tra porno e pallone che chiede di sospendere l’esecutività del contratto che assegna a Sky la messa in onda delle partite per i prossimi due campionati di serie A.
Il giudice Claudio Marangoni si è riservato di decidere e lo farà non prima di una settimana – dieci giorni, depositando in cancelleria il provvedimento che segnerà un’altra tappa di una lunga e intricata vicenda che in passato aveva visto la corte d’Appello prima accogliere la tesi di Conto Tv e poi dichiararsi incompetente a favore del tribunale, sezione specializzata sulla proprietà industriale.
Bruno Ghirardi che rappresenta in aula la Lega Calcio spiega: “Non ci è stato ancora detto quale norma o disposizione avremmo violato. C’è una autorità che si occupa di concorrenza e mercato che ha giudicato il nostro comportamento corretto e legittimo”. Per un’ora e mezza dalle 9,30 alle 11 le parti hanno spiegato le loro ragioni illustrando le memorie scritte già depositate. Il giudice ha chiesto a tutti di entrare nel merito su satellite, digitale terrestre e relativi mercati.
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