L’offerta della Lega calcio (sui diritti tv di serie, ndr), ha garantito in modo sufficiente anche gli operatori più piccoli. Ruota attorno a questo principio il provvedimento depositato questa mattina dal giudice del Tribunale civile di Milano, Claudio Marangoni, che ha bocciato il ricorso presentato da Conto Tv contro il contratto di cessione di diritti televisivi del campionato di calcio di sere A tra la Lega calcio e Sky.
“Dall’esame delle risultanze in atti -si legge nelle 28 pagine del provvedimento- non pare che la ricorrente, al di là delle differenze di dimensioni finanziarie e organizzative innegabilmente esistenti rispetto alla concorrente Sky Italia, abbia sofferto particolari svantaggi nella teorica possibilità di accedere allo stesso pacchetto ‘Platinum live’ (in pratica di diritti per trasmettere in via esclusiva e in diretta le partite di tutte le squadre di serie A del campionato nazionale di calcio, ndr), per ciò che riguarda in particolare il suo profilo tecnico organizzativo”.
Ora Conto tv può, in linea teorica, presentare un reclamo al Tribunale, che in questo caso dovrà decidere in sede collegiale e, in caso di ‘sconfitta’ avviare una causa di merito.
Marco Crispino, amministratore delegato di Conto Tv, definisce ‘assurdi’ alcuni passaggi dell’ordinanza con cui il giudice civile di Milano ha respinto il ricorso dell’emittente toscana, che chiedeva il ‘congelamento’ del contratto tra la Lega Calcio e Sky sui diritti tv per violazione delle regole della concorrenza.
‘Con la serie B e con le sintesi non si può fare concorrenza, mi fa sorridere leggere queste motivazioni’, ha spiegato Crispino, facendo riferimento ad alcuni passaggi dell’ordinanza in cui il tribunale civile chiarisce che Conto Tv ha la possibilità di ‘gareggiare’ per altri pacchetti dell’offerta, come quello sulle sintesi delle partite e quello sulla trasmissione degli incontri di serie B. Il giudice civile Claudio Marangoni nell’ordinanza spiega anche che Conto Tv aveva la capacità tecnico-organizzativa per partecipare al bando di gara. ‘E’ assurdo – prosegue Crispino – dire che noi abbiamo questa capacità e fare riferimento al fatto che abbiamo cinque canali satellitari’. Secondo l’ad di Conto Tv, infatti, ‘non contano i cinque canali, ma la capacità trasmissiva che cambia se trasmetti porno come facciamo noi, rispetto a se mandi in onda partite di calcio’. Una sentenza, ha concluso Crispino, ‘che mi lascia stupito’.
Giuseppe Liucci