Dire di nuovo in sciopero, ecco perché

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L'Agenzia stampa Dire festeggia 25 anni

Ieri i giornalisti di Agenzia Dire si sono astenuti dal lavoro per una giornata di sciopero. Questa volta, la mobilitazione è stata annunciata e portata avanti a sostegno dei grafici, anche loro fatti oggetto di tagli alla pianta organica. A darne notizia è stato il comitato di redazione dell’Agenzia Dire che ha riferito della decisione dell’assemblea dei giornalisti per unirsi “alla mobilitazione dei grafici” che ha portato allo “sciopero per lunedì 13 maggio, in contemporanea con l’astensione dal lavoro decisa dalle colleghe e dai colleghi contro il piano di sette esuberi annunciato dall’azienda”.

Il cdr ha ricordato “che i grafici hanno accettato oltre due anni di contratti di solidarietà per collaborare al risanamento delle finanze aziendali”. I tagli, adesso, sanno di beffa per i grafici. E danno ai giornalisti il destro per tornare sulla loro vicenda. Il Comitato di redazione di Dire, infatti, ha riportato che l’assemblea ha espresso “piena solidarietà ai grafici” e ha ribadito “l’appello all’azienda a ritirare i licenziamenti che gravano su una realtà redazionale che già soffre le conseguenze dei giornalisti e delle giornaliste licenziate lo scorso 28 dicembre”. La lotta è comune: “Cogliamo dunque l’occasione per chiedere all’azienda, inoltre, il loro totale reintegro: in una fase di rilancio così necessaria per la nostra agenzia, riteniamo necessario considerare l’investimento nelle risorse umane assolutamente prioritario”.

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