DIFFUSIONI: SERVE PIÙ TRASPARENZA. C’È IL RISCHIO CHE LA TV SI PRENDA TUTTA LA PUBBLICITÀ

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L’indagine Audipress sul lettorato dei giornali è “assolutamente inutile, un sistema collassato, molto meglio Eurisko, che offre una idea precisa sul target, essendo un ente autonomo”. Quanto alla Ads, “servirebbero tabelle più trasparenti”. “Proprio per questa opacità molti investitori pubblicitari, ora, mettono i loro budget sulla tv e non sulla stampa”. Lo dice Guido Veneziani, editore di Vero e Top, che nel 2009 ha fatturato 44 milioni di euro, in un’intervista pubblicata su Italia Oggi Marketing.
“Dal 2000 in poi i grandi editori si sono lasciati guidare troppo dalle ricerche, per fare prodotti che piacessero al ristretto mondo della pubblicità, dei centri media, dei giornalisti, ma non ai lettori. Poi si sono dimenticati delle edicole. I rivenditori sono fondamentali. Lo scorso anno la mia società ha investito 2,5 milioni di euro sulle edicole.
Io sono in disaccordo con l’intesa Fieg-Anadis che vincola le quote che gli editori versano agli edicolanti. Voglio essere libero di dare all’edicolante quello che voglio, perché la rivendita è il punto focale di tutto il mercato. E non casualmente i miei prodotti, in edicola, sono molto visibili. La mia strategia è: grandi diffusioni, grandi contenuti, prezzi bassi. Parto da prodotti venduti in edicola, e poi la pubblicità arriverà”.

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