Categories: Giurisprudenza

Diffamazione giornali online, intesa Pdl-Pd: multe fino a 60mila euro

Prima della pausa estiva dal Parlamento potrebbe uscire una nuova, pesantissima legge sulla diffamazione: multe fino a 60 mila euro direttamente al giornalista che diffama. Un nuovo bavaglio, che rischia di essere approvato nel silenzio dell’atmosfera pre-festiva.

Salvati dall’obbligo di rettifica i blog, le nuove regole riguarderebbero però anche le testate giornalistiche online. Creando tra l’altro due categorie di giornali: i blog e tutti gli altri, dando ai primi licenza di insultare e diffamare.

Vero che non c’è più il carcere, ma la rettifica obbligatoria intaserà i giornali di carta e toglierà ogni possibilità di distinzione fra rettifiche fondate e chi approfitta della legge sulla privacy e del diritto all’oblio per mandare i propri avvocati a battere cassa a tutte le testate, siano essi grandi quotidiani come piccoli siti:

“Tra le novità introdotte, l’obbligo di rettifica anche per i siti giornalistici on line registrati in base all’articolo 5 della legge sulla stampa. La rettifica, per tutte le testate (quindi anche quelle cartacee), dovrà avvenire entro 48 ore e “senza commento”. La rettifica tempestiva e completa, dopo una valutazione del magistrato, eviterà anche le sanzioni pecuniarie.

E’ stato inoltre sciolto in Commissione giustizia alla Camera, grazie a un accordo maggioranza-governo, il nodo dei siti internet per quanto riguarda le norme sulla diffamazione a mezzo stampa. L’obbligo di rettifica, e le sanzioni in caso di pubblicazione di notizie diffamatorie, varranno solo per i siti on line giornalistici: ossia, le testate web registrate e con un direttore responsabile. Salvi quindi i blog.

Su proposta dei relatori Enrico Costa (Pdl) eWalter Verini (Pd), e con il parere favorevole del governo, è stata infatti approvata una riformulazione agli emendamenti Chiarelli (Pdl) eFerranti (Pd) che proponevano di estendere le norme della legge sulla stampa del 1948 anche ai siti internet. Una proposta che prevedeva l’arresto in caso di mancato pagamento della multa per diffamazione e la chiusura dei siti Internet, blog compresi. M5s ha votato contro. Sel si è astenuta, mentre hanno votato a favore Pd, Pdl, Scelta civica e Lega“.

Recent Posts

Circolare n. 56 del 23/12/2024 – Comunicazione annuale all’AGCOM per le imprese richiedenti i contributi all’editoria

Ricordiamo che entro il prossimo 31 gennaio 2025, le imprese editrici di testate che accedono…

16 ore ago

Il garante privacy stanga OpenAi: 15 milioni per ChatGpt

Il Garante per la privacy sanziona ChatGpt: per Sam Altman e la sua Open Ai…

3 giorni ago

La pubblicità di Google vola, il settore muore

La notizia è passata, come spesso accade, quasi in sottofondo. In Italia Google è il…

4 giorni ago

Usigrai contro il piano esodo Rai: “Avviare un confronto col sindacato”

Usigrai torna ad alzare la voce e lo fa sul piano di incentivazione all’esodo promosso…

4 giorni ago

Santanché vende Visibilia: l’annuncio de Il Giornale

Il gruppo Visibilia passa di mano: lo ha annunciato Il Giornale, ieri sera, nell’edizione online…

5 giorni ago

Google vale tre volte Rcs: quanto vale il digitale nel Sic, i conti Agcom

La voce ricavi di Google “vale” tre volte quella di Rcs-Cairo Communications, cinque volte Gedi.…

5 giorni ago