La Rai fa retromarcia. Dopo le polemiche sulla possibile assenza delle proiezioni per le prossime amministrative nei tg Rai, il dg Mauro Masi corre ai ripari. L’opposizione avverte che in una simile tornata elettorale l’azienda verrebbe meno al suo ruolo di servizio pubblico, favorendo la concorrenza.
Così, da ieri l’azienda ha ripreso i contatti con gli istituti demoscopici. La gara d’appalto si sarebbe dovuta tenere 40 giorni prima del voto (15maggio), in Rai cercano di recuperare con trattativa privata, cinque istituti demoscopici sono stati contattati per monitorare le grandi città in cui si vota: Milano, Torino, Bologna e Napoli. Del tema si occuperà oggi il Cda Rai.