In 10.000 hanno firmato l’appello “Libertà di stampa e i libri” lanciato la scorsa settimana al Salone del Libro di Torino da un nutrito gruppo di editori diversi per carattere, provenienza e dimensione. Sul sito della Casa editrice Laterza dove è ancora possibile dare la propria adesione, si potrà leggere da domani anche una dichiarazione dello storico inglese Denis Mack Smith. Le parole di Mack Smith si aggiungono ai messaggi di Zygmunt Bauman, Eva Cantarella, Fernando Savater. “Una delle preoccupazioni principali nella mia attività di storico dell’Italia negli ultimi 65 anni è stata cercare di portare alla luce i tanti miti e le tante falsificazioni a cui la documentazione storica è andata fin troppo spesso soggetta nel passato. Il libero accesso alle fonti è stato assolutamente vitale per il mio lavoro, come d’altronde lo è per tutti gli storici, qualunque sia il paese di cui si occupano nelle loro ricerche. Questa legge, se approvata, costituirebbe un terribile passo indietro, soprattutto per un paese che ha messo la “libertà” così al centro della sua Costituzione dopo la caduta del fascismo.
(Dalla rassegna stampa ccestudio.it)
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