Con due votazioni separate, il Parlamento Europeo ha respinto le richieste avanzate dal Ppe di stralciare dall’ordine del giorno della riunione di domani il dibattito sull’informazione in Italia e di non mettere in votazione una risoluzione sullo stesso argomento. Il voto rimane dunque in programma per il 21 ottobre nella riunione prevista a Strasburgo.
L’assemblea non ha accolto le motivazioni avanzate dal capogruppo dei Popolari, Joseph Daul, che vedeva nel dibattito di domani una “strumentalizzazione a fini puramente partitici nazionali”. Il capogruppo dei socialisti e democratici, Martin Schulz, aveva invece sostenuto l’opportunità del dibattito “anche per l’intreccio fra poteri mediatici, politici ed economici che rappresentano un pericolo per l’Europa”.
Il leader dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, intervenendo insieme al capogruppo dei Liberaldemocratici europei Guy Verhofstadt a una conferenza stampa, ha detto che l’iniziativa non è stata presa “per risolvere i problemi italiani” ed ha chiesto al Parlamento europeo di “dettare regole comuni e condivise”.
Alla conferenza di fine, anzi ormai di inizio anno, Giorgia Meloni parla del suo rapporto…
L’Usigrai va a congresso e non perde occasione di punzecchiare governo, politica e i vertici…
Ieri pomeriggio un volo proveniente da Teheran ha riportato in Italia Cecilia Sala, la giornalista…
A proposito di libertà di stampa e nuovi padroni del vapore, sentite questa: il Washington…
Il passo indietro di Mark Zuckerberg dimostra che, in fondo, nemmeno i giganti del web…
Dalle macchine all'algoritmo: John Elkann è stato nominato nuovo membro del cda di Meta. Che…