DI TUTTO DI PIÙ NELL’AUDIZIONE IN VIGILANZA RAI: CELENTANO, CODICE ETICO, GOVERNANCE, BILANCIO, CONTRATTI VESSATORI.

0
673

Densa di argomenti l’audizione di Lorenza Lei e di Paolo Garimberti in Vigilanza.
L’incontro è stato convocato da Sergio Zavoli (foto) per fare chiarezza su questioni di interesse nazionale.
Iniziamo dal Festival. La Lei ha difeso la linea del Vaticano. «Certe affermazioni fatte da Celentano sono state un sermone inopportuno e inutile», ha dichiarato il dg Rai che comunque riconosce al molleggiato un successo di ascolti che si è sostanziato in un +7% di introiti pubblicitari rispetto all’anno scorso.
Degna di nota una dichiarazione della Lei: «questa é la prima volta che c’é un artista di questo calibro che accetta l’inserimento della clausola del Codice etico».
C’è da dire che è compito della Rai assicurarsi che tutti i collaboratori, compresi gli ospiti illustri, conoscano e rispettino il Codice etico. Se in passato il dg in passato ha permesso contratti “troppo liberi” sarebbe lei stessa a dover essere sanzionata in quanto l’etica Rai non ammette eccezioni.
«Ci chiediamo a cosa serva un Codice etico se non lo firma nessuno. Probabilmente non lo rispetta nessuno, a cominciare dalla Rai e di questo, nell’ambito della nostra trattativa, ne abbiamo avuto una riprova», ha puntualizzato lo staff del molleggiato.
Ricordiamo che la Lei ha attivato un comitato apposito per valutare le possibili violazioni del Codice etico da parte del cantante di Galbiate, proprio l’unico che avrebbe accettato la clausola
(suona proprio strano). Comunque l’indagine dei “savonarola della tv” è ancora in corso.
Anche Garimberti si è espresso su Celentano. «È sbagliato che non ci sia un controllo editoriale anche nei confronti di un grande e sommo artista: persino Santoro mandava una scaletta, anche se poi faceva quel che voleva», ha dichiarato il presidente Rai.
Ma non di solo Celentano vive la Vigilanza. Il presidente Garimberti ha affrontato l’argomento riforma spiegando le sue stesse parole: «se io avessi detto che la governance della Rai è inadeguata nessuno se ne sarebbe accorto, se dico che è ingovernabile se ne accorgono tutti».
Garimberti ha anche ricordato il colloquio col premier. «Con questo sistema la Rai non può andare avanti e questo concetto l’ho manifestato a Monti nel mio incontro con lui».
Per il presidente della tv pubblica serve un meccanismo più articolato nella selezione dei dirigenti, nonché una precisazione dei poteri e di una relazione chiara tra questi.
Sotto esame anche il bilancio. Il dg ha assicurato una chiusura in pareggio del 2011.
Per il 2012 la Lei si mostra ottimista. Il taglio di 16 milioni al budget potrebbe essere in parte compensato da una diminuzione degli evasori e dalla vendita di progetti di comunicazioni.
«Vendiamo progetti di comunicazione ed é una proposta nuova. Il brand Rai ha ancora una grande positività nei confronti degli investitori», ha dichiarato il dg.
Non è mancata anche una puntatina sui presunti contratti vessatori che avrebbero consentito il licenziamento in caso di gravidanza. Secca e decisa la risposta della Lei: «Nessuno ha mai licenziato una donna perché aveva un bambino nella pancia, nessuno si é mai sognato di far questo». Per il dg tutta la vicenda è stata una strumentalizzazione perché questa «clausola di maternità nei contratti non c’era e non c’é mai stata, c’era una specifica che era esemplificativa e tra parentesi, ma che é stata comunque tolta».
Egidio Negri

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome