Delitti e risvegli. Quando le notizie impennano le vendite in edicola..

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edicolaMolto strano vedere folla alle edicole stamane. Sono circa le 7 del mattino e come di consueto scendo il cane a fare due passi. Solita strada, passo a salutare il mio amico edicolante Gigi e noto qualcosa di strano. C’è un bel pò di gente che aspetta dinanzi al suo chiosco. Ho pensato fra me e me che fosse successo qualcosa o che qualcuno si fosse sentito male. Ma per fortuna mi sbagliavo. Erano semplicemente clienti che aspettavano di essere serviti. Incredibilmente alle persone in coda si sono aggiunte le macchine. Si, avete capito bene. Auto ferme nei pressi dell’edicola da cui scendevano clienti. Tutti a comprare il giornale. Sembra una scena degli anni 60/70 quando non c’era internet e la televisione era un mezzo di comunicazione “diverso”. A quei tempi c’era solo il giornale. Notizie, approfondimenti, scandali. Insomma tempi in cui fare la fila alle edicole era normale.  E’ ovvio che subito ho capito il perché di questa ressa. Ieri è stata una giornata particolarissima dal punto di vista giornalistico. No, nessun scandalo di Governo o di imminente guerra mondiale. E nemmeno aveva giocato l’Italia. E’ successo un “qualcosa” in più.  Tutto in un solo giorno. Il ritrovamento del presunto colpevole del delitto di Yara Gambirasio, la mattanza familiare di Lissi a Motta Visconti e il risveglio di Schumacher dal coma. Insomma un bel mix di notizie tra il macabro e il morboso che generano curiosità e voglia di leggere con calma il caro e vecchio giornale cartaceo magari seduti in divano in compagnia di un bel drink. Facendo quattro chiacchiere con il mio amico edicolante ne viene fuori un quadro interessante. Alcuni tipi di notizie “tirano” più delle altre. Ed il risultato è stato che alle 9  Gigi aveva esaurito tutte le copie di Repubblica, del Corriere e del Mattino. Restavano solo giornali sportivi e qualche quotidiano prettamente di marchio politico. Poi nient’altro.  “Magari fosse tutti i giorni così” dice Gigi. Domani è un altro giorno e le vendite torneranno ai livelli consueti. Peccato!!”.
Eh, sì caro amico edicolante. E’ veramente un peccato. Sarà forse il caso che gli editori per vendere i loro prodotti dovrebbero un attimino rivederne i contenuti invece che regalarli a prezzi scontati?
Forse una riflessione farebbe bene a tutti…

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