La fruizione gratuita di contenuti in rete si espande a macchia d’olio, a dimostrazione di ciò l’ultima trovata in materia si chiama Deezer.
Arriva oggi in Italia ed è un portale di streaming musicale on demand, nato in Francia nel 2007, gratuito e legale, lo si può utilizzare da tutti gli apparecchi mobili.
L’utente si troverà dinnanzi un ampio ventaglio di 13 milioni di brani musicali messi a disposizione dal portale, senza bisogno dell’installazione aggiuntiva di software.
Il suo approdo in Italia è conseguente dell’onda di gran successo cavalcata all’estero, che conta 20 milioni di utenti usufruenti del servizio, per loro Deezer mette a disposizione tre offerte commerciali: l’offerta Discovery che permette di ascoltare 30 secondi di ogni canzone gratuitamente, la formula Premium che invece a 4.99 euro ti dà accesso all’intero catalogo ed infine l’abbonamento Premium + che consente l’accesso illimitato al catalogo sia da smartphone che da tablet a 9,99 euro.
Ce ne è per tutti e per tutte le tasche, ed il terreno di battaglia su cui si gioca la sfida di Deezer è quello di bypassare il monopolio del sistema di download di iTunes.
Immediatezza, semplicità ed un supporto del 100% del web, queste sono le linee guida del progetto, così come esposto da Axel Dauchez Ceo di Dazeer, la cui ambizione è di arrivare in 200 paesi nel mondo.
Fuori dal progetto restano però Stati Uniti e Giappone, laddove i «competitors» sono stimati essere nettamente superiori.
Gli amministratori di Deezer valutano bene ogni mossa prima di agire, memori forse anche di quanto accaduto ai suoi esordi nel 2007.
Il sito nasceva come Blogmusik, sotto la direzione di Daniel Marhely e Jonathan Benassaya e nel Febbraio 2007 subì una battuta d’arresto da parte della Sacem ( La Siae Francese) a causa di violazione di diritti d’autore.
Successivamente il portale riaprì sotto il nuovo nome di Deezer e stipulò un accordo legale con la Sacem che garantiva il ritorno dei redditi pubblicitari agli artisti e gli aventi diritti.
Fino ad arrivare ad oggi in cui il sito vanta la partnership con le più importanti etichette musicali tra cui Sony, Universal, Emi e Warner e mira a far apparire iTunes come superato e tecnologicamente lento.
Arianna Esposito
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