DECRETO TV, LE OSSERVAZIONI DELL’ASSOCIAZIONE TV LOCALI FRT IN AUDIZIONE ALLA CAMERA

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Nel corso dell’audizione sul decreto legislativo n.169 di recepimento delle direttiva UE 2007/65/CE (c.d. “decreto Romani”) tenutasi giovedì scorso, presso le Commissioni Cultura e Trasporti della Camera dei Deputati, l’Associazione Tv Locali FRT ha chiesto l’inserimento di una norma che vieti alle Pay-TV la possibilità di raccogliere la pubblicità indipendentemente dalle piattaforme utilizzate, siano esse ddt o satellitari. La richiesta è motivata dalla ricaduta sul pluralismo e sulla concorrenza in quanto le emittenti televisive a pagamento, che già trovano sostentamento economico dai proventi da abbonamento, praticano tariffe pubblicitarie estremamente più basse di quelle delle tv locali con evidenti effetti distorsivi sul mercato.
L’Associazione ha formalmente richiesto la possibilità di inserire nel decreto, e quindi nel T.U., una norma che legittimi l’Agcom e il MSE all’emanazione di un regolamento sull’LCN.
L’associazione Tv Locali ha espresso la propria contrarietà in merito alla previsione normativa contenuta nel decreto legislativo, che obbliga le emittenti locali riunite in consorzio (c.d. syndication) ad effettuare investimenti nella produzione di opere europee. emittenti, infatti, se consorziate, sono – e rimangono – dal punto di vista organizzativo aziendale a tutti gli effetti televisioni locali e non possono essere discriminate né considerate alla stregua di emittenti nazionali.
Federica Liucci

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