La Commissione europea e l’autorità per le garanzie nelle comunicazioni esprimono dubbi sul decreto legislativo del vice ministro allo Sviluppo Paolo Romani che rende i fornitori di servizi su Internet responsabili dei contenuti trasmessi dagli utenti. Una vera e propria mannaia sulla libertà di informazione e di espressione, perché sarebbe pressoché impossibile evitare sanzioni se non impedendo agli utenti di inserire i propri commenti e contenuti online. Lo riferiscono a Reuters fonti comunitarie mentre prosegue l’esame nelle commissioni di Camera e Senato del provvedimento, che dovrà poi tornare a Palazzo Chigi per il via libera definitivo.
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