Con la pubblicazione in GU è divenuto operativo il
decreto attuativo della Finanziaria 2007 relativo al digitale terrestre, che
prevede uno sconto fiscale del 20% per l’acquisto entro tutto il 2007 di
apparecchi televisivi dotati di tecnologia (sintetizzatore) digitale. Uno sconto che
si applica fino ad una spesa massima di 1000 euro, e in tale caso il risparmio
sarebbe quindi di 200 euro, e da riportare nella prossima dichiarazione dei
redditi. Il beneficio è applicabile solo per quegli apparecchi tv dalle determinate
caratteristiche inseriti in un elenco di circa 600 modelli di apparecchi messo a
punto dal ministero delle Comunicazioni sulla scorta delle informazioni tecniche
fornite dai produttori, e inoltre che chi lo richiede sia in regola con il pagamento
del canone di abbonamento tv.
Nell’elenco messo a punto dal ministero ci sono anche decoder e
videoregistratori dotati di questa tecnologia. Un inserimento – ha spiegato il
Ministro Gentiloni – che si è reso necessario in quanto la Ue ha voluto tenere
valido il “principio di neutralità tecnologica”.
Lo sconto fiscale incentiva poi una tendenza esistente: quella della rapida
espansione del mercato dei televisori integrato da sintetizzatore digitale.
Tendenza che, per Gentiloni, può essere “uno dei motori del processo di
transizione dall’analogico al digitale”. E allora ecco spiegata la misura inserita
nel decreto che accompagna questa volta la Finanziaria 2008 e che stabilisce
“un ultimo termine” per la commercializzazione di apparecchi tv analogici:
giugno 2009. Una misura che anzi ne fissa tre di scadenze chiave: in primo
luogo entro maggio 2008 occorrerà che gli apparecchi a tecnologia analogica
siano muniti di una particolare etichetta che precisa la non abilitazione alla
ricezione di trasmissioni in digitale; poi a fine 2008 i produttori cessano di
rifornire i distributori di apparecchi analogici; infine il termine ultimo, per
l’appunto giugno 2009, per la commercializzazione di apparecchi analogici,
sapendo che di lì a qualche anno quell’apparecchio si spegnerà perché
subentrerà definitivamente il digitale terrestre. Un percorso “impegnativo” l’ha
definito Gentiloni, perché presupporrà la collaborazione di più realtà: istituzioni,
editori televisivi, produttori e altre imprese del settore. E bisognerà pensare a
misure di sostegno per smaltire quegli apparecchi in magazzino ormai
inutilizzabili.
Fabiana Cammarano
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