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DDL PREZZO DEI LIBRI/ ANTITRUST: OK A SCONTI MA SOLO SE MAGGIORE FLESSIBILITÀ PER LE PROMOZIONI

Presso la Commissione Istruzione Pubblica del Senato, si è tenuta l’audizione del presidente dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato sul ddl n. 2281, recante nuova disciplina del prezzo dei libri. Ricordiamo che il ddl in questione fissa un tetto agli sconti praticabili sui libri pari al 15% del prezzo di copertina e individua i casi nei quali lo sconto può arrivare anche al 20% (manifestazioni di particolare rilevanza internazionale, nazionale e locale; in favore di organizzazioni non lucrative di utilità sociale, centri di formazione riconosciuti, istituzioni scolastiche, quando sono venduti per corrispondenza). Il testo, inoltre, dà la possibilità, agli editori, di realizzare campagne promozionali per un periodo non superiore a un mese, ad esclusione di dicembre, offrendo sconti sul prezzo che superano il limite indicato.
Antonio Catricalà, nel corso dell’audizione, ha precisato che il regime attuale risulta maggiormente aperto alle dinamiche concorrenziali rispetto alla proposta in esame e che, “in linea generale, l’Autorità non ritiene coerenti con il buon funzionamento dei mercati leggi che limitino la libertà di prezzo delle imprese sul mercato. A maggior ragione appaiono contrastanti con la logica della concorrenza normative che limitano la possibilità di fare sconti”. Ma l’Autorità “considera anche che il libro non è una merce come le altre perché veicolo di diffusione della cultura.
In questo settore, la pluralità e la diversificazione dell’offerta assumono un ruolo determinante, che deve essere tenuto nella debita considerazione, nel momento in cui si disciplinano questi mercati, allo scopo di evitare l’eccessiva concentrazione e l’inaridimento delle fonti”.
Catricalà ha concluso l’audizione dicendo che “un limite legale alla possibilità di promuovere sconti può essere giustificato solo a condizione di consentire maggiore flessibilità nelle campagne promozionali che dovrebbero potersi realizzare anche nel periodo natalizio, quando la domanda tende ad aumentare. Deve, infine, essere valutato con particolare attenzione il limite alla possibilità di fare sconti applicabili alle vendite tramite internet, canale distributivo che si è dimostrato di gran lunga il più vivace”.
Antonietta Gallo

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