Categories: Giurisprudenza

DDL INTERCETTAZIONI. EMENDAMENTO GOVERNO BOCCIATO DAL CSM

La sesta commissione del Consiglio superiore della magistratura ha dato parere negativo al disegno di legge sulle intercettazioni, presentato dal governo in Parlamento. Il testo di base (il ddl 1415 in discussione alla Commissione Giustizia della Camera) è stato integrato da una serie di emendamenti del governo: non viene più rivista la legge attuale e quindi si possono intercettare i reati con pene superiori ai cinque anni, più altri quali pornografia minorile, contrabbando, delitti contro la pubblica amministrazione, traffico di stupefacenti e armi, ingiuria, minaccia, usura, abusiva attività finanziaria, molestia o disturbo delle persone attraverso il telefono. Per autorizzare l’intercettazione, però, occorre che ci siano “gravi indizi di colpevolezza”.
Su questo punto il Csm punta il dito. “L’intento del governo – si legge nella bozza di parere – sembra rivolto ad individualizzare lo svolgimento delle intercettazioni, circoscrivendo l’accertamento nei riguardi dei soggetti specificamente identificati a carico dei quali sia raggiunto un elevato livello di congruità degli elementi di responsabilità”. Inoltre, “la soluzione proposta appare eccentrica rispetto alla natura dello strumento d’indagine che è, e resta, un mezzo di ricerca della prova e sproporzionata per eccesso rispetto alle esigenze di accertamento dei colpevoli di reati che destano grave allarme sociale, in quanto, specie nella fase iniziale, tali indagini non possono consentire un siffatto livello di individualizzazione della responsabilità”.
Non solo: con questa modifica alla norma, si assisterebbe a “una vera trasformazione, sostanziale e funzionale, dello strumento investigativo, che viene in tal modo sottratto alla disciplina prevista per i mezzi di ricerca della prova (e tali sono le intercettazioni, insieme alle ispezioni, alle perquisizioni e ai sequestri) per essere, in modo incoerente ed incongruo, assoggettato alla disciplina prevista per le misure cautelari (e tali non sono e non possono essere le intercettazioni, le quali possono essere disposte anche nei confronti di persone non indagate, purché siano indispensabili per le indagini in ordine ad un reato per la cui sussistenza vi siano gravi indizi)”.
“La modificazione proposta appare, peraltro, non tener conto del fatto che nella stragrande maggioranza dei casi – ed in particolare con riferimento a reati che determinano un elevato allarme sociale – l’indagine penale serve proprio ed esclusivamente a scoprire non il fatto, ma chi ne è l’autore. È bene segnalare che una siffatta modifica potrebbe condurre ad impedire od ostacolare proprio questa attività di ricerca. Deve, in proposito, essere sottolineato che nella gran parte delle indagini relative a reati di criminalità comune, ma pur sempre che destano rilevante allarme sociale (omicidi, violenze sessuali, rapine, truffe, estorsioni, corruzioni, pedopornografia, sequestro di persona a scopo di pedofilia etc.) le intercettazioni vengono oggi proficuamente eseguite in presenza dei gravi indizi di reato, proprio al fine di acquisire gli spunti necessari ad individuare gli indagabili e a far emergere gli elementi di colpevolezza inizialmente sfumati e che possono tradursi, attraverso le captazioni, in fonti di prova indispensabili a carico di soggetti indiziati”.
Fabiana Cammarano

editoriatv

Recent Posts

Meloni e il rapporto con la stampa: “Non è vero che non rispondo alle domande”

Alla conferenza di fine, anzi ormai di inizio anno, Giorgia Meloni parla del suo rapporto…

12 ore ago

Usigrai va a congresso e punge: “Rai ostaggio della politica”

L’Usigrai va a congresso e non perde occasione di punzecchiare governo, politica e i vertici…

1 giorno ago

Libera Cecilia Sala, la soddisfazione dei giornalisti italiani

Ieri pomeriggio un volo proveniente da Teheran ha riportato in Italia Cecilia Sala, la giornalista…

2 giorni ago

Il Washington Post di Bezos non pubblica una vignetta sul suo editore

A proposito di libertà di stampa e nuovi padroni del vapore, sentite questa: il Washington…

3 giorni ago

Il dietrofront di Zuck sui fact-checker: nemmeno gli Ott sono imbattibili

Il passo indietro di Mark Zuckerberg dimostra che, in fondo, nemmeno i giganti del web…

3 giorni ago

Dall’auto all’algoritmo: John Elkann nel Cda di Meta

Dalle macchine all'algoritmo: John Elkann è stato nominato nuovo membro del cda di Meta. Che…

3 giorni ago