Camminano a braccetto eppure ognuno mira a riformare un intero settore. Sono i DDL Levi e Gentiloni. Questa volta il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio si sofferma sul fatto che l’eventuale pubblicità “liberata” dal tetto del 45% (previsto nella riforma del sistema tv) possa finire effettivamente alla stampa.
La cosa, pur stuzzicando il suo interesse viene però subito accantonata: “ dubito, che si possa fissare per legge l’obbligo per le imprese pubblicitarie di destinare alla stampa gli investimenti che eventualmente vengano sottratti alle tv”. Provarci però è lecito, magari attraverso qualche emendamento.