Ddl Brescia. Travaglio:”carta stampata penalizzata dal mercato pubblicitario ma senza finanziamenti si lavora meglio”

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giorn piccoloÈ quanto ha sostenuto Marco Travaglio, co-fondatore e vicedirettore del “Fatto quotidiano”, in audizione in commissione Cultura a Montecitorio nell’ambito della proposta di legge sull’abolizione del finanziamento pubblico all’editoria.  “La classe politica italiana ha la coda di paglia – ha spiegato – e non ha mai osato metter mano a norme antitrust e antiaffollamento del mercato pubblicitario per quanto riguarda la televisione”. Dunque “questo fenomeno va collocato in una politica generale che va rivista tutta e che ha penalizzato la carta stampata rispetto a quanto è stato invece premiato lo strumento televisivo. Nell’Unione europea – ha aggiunto – non credo esista un altro Paese in cui è stata così penalizzata”. Insomma, per il vicedirettore del “Fatto” il mercato dovrebbe essere “libero”: “Dovrebbero sopravvivere – ha sottolineato – solo i giornali che hanno abbonati, senza mani invisibili che li sostengono, fermo restando che bisognerebbe fare in modo che la pubblicità contribuisca, in linea con il resto dell’Europa, anche alla carta stampata”.

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