Davide Desario è il nuovo direttore di Adnkronos

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Il nuovo direttore dell’Adnkronos sarà Davide Desario. Prenderà il posto di Gian Marco Chiocci traslocato in Rai a dirigere il Tg1. L’annuncio è arrivato direttamente dall’editore dell’importante agenzia di stampa, Pippo Marra. L’editore, in una nota, ha dato il benvenuto al nuovo direttore: “Benvenuto a Davide Desario alla guida dell’Adnkronos. Il suo profilo di giornalista di rango e la sua esperienza nel campo digitale rappresentano il valore aggiunto che serve all’agenzia per portare avanti le sfide di affidabilità e innovazione che hanno caratterizzato i suoi 60 anni di vita e che in questi ultimi anni sono state portate avanti grazie al direttore uscente Gian Marco Chiocci”. Marra ha aggiunto: “L’informazione primaria è e resta per noi il compito essenziale anche nell’era del giornalismo digitale. Tuttavia, non possiamo ignorare le sfide che il web ci impone, tanto più in un campo nel quale siamo da sempre all’avanguardia. L’Adnkronos continuerà a svolgere il ruolo cruciale ricoperto in questi 60 anni nella vita politica ed economica del Paese, mantenendo inalterata la sua capacità di dare voce anche ai fenomeni nascenti e di offrire chiavi di lettura originali e approfondite di quanto accade in Italia e nel mondo, in quel rispetto del pluralismo delle fonti e delle voci che non l’hanno mai fatta scadere nel conformismo ma anzi ne caratterizzano da sempre l’identità”.

Desario, classe 1971, laureato in Scienze politiche, ha iniziato la sua carriera al Messaggero. Presso la redazione del giornale romano di via del Tritone si è occupato di cronaca nera, inchieste e politica. Nel 2013 è diventato caporedattore responsabile della versione web del giornale, occupandosi in particolare di sviluppare le piattaforme social de Il Messaggero e il progetto MessaggeroTV. Nel 2018 è stato nominato direttore del quotidiano di informazione gratuito Leggo con edizioni a Roma e Milano e del sito internet, che ha portato nella top ten dei più visitati d’Italia. È stato nominato presidente della Giuria di valutazione della Capitale italiana della cultura per l’anno 2025.

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