Si chiameranno Aubiweb Objects. Si tratta delle appendici, tutti gli “oggetti” collegati ad una pagina web come le applicazioni dei cellulari, i post sui social network, i video collegati alle news, le cosiddette slideshow. Grazie a tutte queste applicazioni e non solo i siti internet, compresi quelli dei quotidiani, godono di una “reciproca osmosi”. Spesso accade che un blog cita una notizia, poi ripresa dai social network che a sua volta rimandano al sito originario da cui è tratto il contenuto.
Da giugno il “cammino” delle singole pagine potrebbe essere monitorato, lo annuncia Audiweb e intanto pubblica i dati di marzo.
Rispetto allo stesso mese dell’anno scorso i siti dei quotidiani hanno registrato un complessivo segno meno. Eppure gli utenti del web sono aumentati e di molto. Come si spiega questo fenomeno? Con un avvenimento tanto casuale quanto tragico: lo Tsunami che ha flagellato il Giappone. Era proprio il marzo del 2011 quando avvenne la catastrofe naturale. Ovviamente fu un argomento affrontato giornalmente da quasi tutti i siti e seguito da utenti di tutto il mondo. Dunque il confronto con i dati del marzo scorso è “statisticamente scorretto”.
Per il resto il trend è il solito: al primo posto il sito de La Repubblica, poi il Corriere; segue Il meteo; La Gazzetta dello Sport al quarto posto, al quinto il TgCom24, seguito da Ansa e Il Sole 24 Ore. Al decimo posto c’è Il Fatto quotidiano, al diciottesimo Libero, al ventiquattresimo Il Mattino.
Non mancano siti che sono cresciuti rispetto al marzo del 2011 come Alvolante e Quattroruote, rispettivamente cresciuti del 27,7% e del 18%. Evidentemente sono giornali tematici che non hanno subito “l’effetto Tsunami”.
Egidio Negri
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