Il ministro dei beni culturali Dario Franceschini annuncia l’arrivo del fondo straordinario per il jazz presentando a Roma, insieme con il trombettista Paolo Fresu, i responsabili delle associazioni e gli organizzatori di festival e concerti: è il cartellone per la prima volta riunito insieme della stagione estiva del jazz in tutta Italia. “Il jazz è una delle grandi eccellenze del nostro Paese”, ha sottolineato il ministro, una realtà niente affatto di nicchia che solo nel 2012 secondo i dati Siae ha prodotto oltre 4.000 concerti su un totale di 18.000. Una realtà di fronte alla quale fino a oggi la politica ha girato la testa, è stata colpevolmente distratta e assente”. Da qui l’idea di mettere in Rete le diverse iniziative e di censire e avviare un lavoro insieme con le associazioni. “Oltre al fondo straordinario”, sottolinea Franceschini, “verranno varate anche nuove regole di accesso per il Fondo Unico per lo spettacolo (il Fus, ndr), che dovrebbero eliminare un po’ di ostacoli al settore per i finanziamenti”. Il ministro è d’accordo e si dice deciso a lanciare in Europa l’idea di una sorta di Erasmus per arte e cultura: “A luglio si apre il semestre europeo, ho già avuto due incontri con gli altri ministri della cultura. Cercherò di mettere tra le priorità l’idea di uno scambio di residenze per giovani artisti”. Franceschini, rispondendo a una domanda sullo stato di crisi in cui versa la Casa del Jazz di Roma, ha evidenziato che “si tratta di una competenza del Comune di Roma. C’è la volontà di reinvestire nella Casa del Jazz, che è un luogo simbolo del jazz italiano. Ed è un bene sequestrato alla criminalità organizzata”. (repubblica)