Editoria

Damilano a Raitre fa infuriare Usigrai e Lettera 22

L’approdo di Marco Damilano, ex direttore de L’Espresso, a Raitre fa scontenti tutti. I giornalisti sono sul piede di guerra. La scelta di affidare a lui, esterno, la conduzione della striscia di informazione nel preserale ha fatto storcere il naso a sindacati e associazioni. Se Usigrai tuona, Lettera 22 boccia senz’appello la scelta dei vertici di viale Mazzini. Questo “matrimonio” non s’ha da fare. Almeno finché continueranno a essere chiesti continui sacrifici ai dipendenti interni della Rai.

L’Usigrai ne è assolutamente convinta e la sua linea è chiara. I sindacalisti si sono chieste le ragioni che hanno portato il direttore di rete Mario Orfeo alla scelta di Damilano per la nuova striscia di Raitre. Senza nemmeno prendere in considerazione la possibilità che la conduzione del programma potesse essere affidata a un interno. E, inoltre, il sindacato solleva un’altra questione. Quella che cioé è relativa all’opportunità di avviare un nuovo programma di informazione in una fascia oraria “satura”.

Usigrai ha bocciato tutta la linea, dunque. “La nuova organizzazione per generi così parte male e invece di migliorare l’offerta apre la strada ad una concorrenza interna che non giova al prodotto di informazione della Rai. Freelance, giornalisti esterni, conduttori esterni, non è questa la strada del servizio pubblico”. E ancora la domanda delle cento pistole, quella attorno a cui si snoda la vicenda. Questa particolare di Damilano a Raitre che si innesta su una lunga polemica che non accenna a risolversi, quella degli “esterni” in Rai. “Come si è giunti alla scelta di Damilano? Il direttore Mario Orfeo, prima di ricorrere a un esterno, ha valutato i curricula degli interni?”.

Nel frattempo, anche Lettera 22 aveva stigmatizzato la scelta di affidare all’ex direttore de L’Espresso Damilano la nuova striscia d’informazione preserale su Raitre. Per l’associazione di giornalisti si tratta di una una scelta incomprensibile “se non in una logica di mera lottizzazione”. Parole durissime da Lettera 22 che evocano lo spettro di “un’operazione che ricorda stagioni della Prima Repubblica in cui il servizio pubblico veniva usato come ammortizzatore sociale piazzandovi i giornalisti in uscita dai giornali di partito”.

Per Lettera 22. “Contrattualizzare in Rai Marco Da Milano, direttore appena uscito dall’Espresso e volto noto di un programma della concorrenza su La7, per condurre il programma d’informazione quotidiana su Raitre, striscia informativa peraltro in diretta concorrenza con il Tg2”. E dunque. “Uno schiaffo agli oltre 2000 giornalisti del Servizio Pubblico, mortificati ancora una volta nella loro professionalità, e ai cittadini che con il canone lo sostengono, costretti a pagare scelte dettate da logiche di bassa politica”.

Luca Esposito

View Comments

Recent Posts

Circolare n. 54 del 18/12/2025 – Contributi alle scuole per l’acquisto di abbonamenti ai giornali

Anche per l’anno scolastico 2025/2026 è aperta la procedura per la concessione dei contributi destinati alle istituzioni scolastiche per…

7 ore ago

Antenna rassicura Gedi: “Rispettiamo la linee editoriale”

Il Gruppo Antenna, in procinto di acquisire le testate Gedi, non avrebbe la minima intenzione…

8 ore ago

Gedi, pure il Cnog chiede la golden power su Rep e La Stampa

Anche l’ordine dei giornalisti si allinea alle richieste di Elly Schlein e chiede al governo…

8 ore ago

Il Crotonese: 45 anni di informazione cooperativa e indipendente a Crotone

In questi giorni si parla tanto delle sorti dei giornalisti del gruppo Gedi, ma come…

1 giorno ago

Sostegno all’informazione, Fnsi richiama il governo: “No al gioco delle tre carte”

Il sostegno all’informazione non può essere esclusivo né parziale, la Fnsi rampogna il governo dopo…

1 giorno ago

Gedi, parla Barachini: “Seguiremo la trattativa passo passo”

La cessione di Gedi è debitamente monitorata dal governo: lo ha affermato il sottosegretario Barachini.…

1 giorno ago