Dall’Ungheria arriva la prima tassa sullo scaricamento di dati da Internet

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 Dall’Ungheria arriva un provvedimento storico per il web. Il partito di governo Fidesz ha annunciato la prima tassa sull’utilizzo di Internet. 150 fiorini, circa 50 centesimi, per ogni gigabyte scaricato. L’imposta è a carico dei provider. La misura è contenuta nella bozza della Finanziaria per il 2015. Dietro questa singolare iniziativa c’è  il discusso presidente Viktor Orban, alla guida del paese dal 2010. Orban si è progressivamente allontanato dall’Unione Europea e questo provvedimento non può che accelerare il processo in atto. Critiche sono già piovute dal Commissario uscente per l’Agenda Digitale, Neelie Kroes, per la quale la tassa farà aumentare i costi di accesso a Internet per i consumatori. In realtà la pensano così un po’ tutti nell’opinione pubblica. Di fronte a questo nuovo prelievo fiscale le aziende saranno costrette ad aumentare i prezzi e a rinunciare ad investimenti sulla banda larga. L’introduzione di un tetto massimo sull’importo versato da utenti e aziende, annunciato a seguito delle proteste popolari, è un mero contentino. Verosimilmente poco proficuo per l’economia dell’Ungheria, il provvedimento sembra essere l’ennesima mossa di Orban per ramificare il suo già ampio controllo sul paese.

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