“Mi sono limitato a ribadire quella che purtroppo e’ la verita’ – ha aggiunto – e cioe’ che capisco che non e’ facile la situazione delle imprese editoriali ma e’ anche molto difficile la situazione economica e finanziaria generale”. Bonaiuti ha escluso per il futuro “interventi a pioggia” per l’editoria, “lavoreremo di forbice e di lesina”, ha spiegato. Insomma un coltello a due mani. Da una parte il decreto legge (art.44) pendente in parlamento alla commissione bilancio e dall’altra la nuova riforma che verrà. Difficile fare previsioni. L’unica certezza è che i fondi non bastano.
Ricordiamo che entro il prossimo 31 gennaio 2025, le imprese editrici di testate che accedono…
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