La Regione Toscana stanzierà fino a un milione e centomila euro per sostenere l’editoria. In particolare, ci saranno contributi fino a 40mila euro per le aziende di micro, piccola e media dimensione che operano nell’ambito dell’informazione locale. L’annuncio in una nota dell’ente è stato dato direttamente dal presidente Eugenio Giani. La misura tenderà a offrire ristori per far fronte al calo di fatturato patito dalle imprese a causa delle limitazioni e dei problemi derivanti dalla pandemia Covid. Saranno ammessi al finanziamento gli attori dell’informazione locale, dall’emittenza radiofonica via etere a quella televisiva con il digitale terrestre, dalle web tv e web radio ai quotidiani e periodici (su carta o on line) fino alle agenzie di stampa web.
Si potrà presentare domanda a partire dal prossimo 24 gennaio e i termini resteranno aperti per un mese. A marzo, poi, partirà l’esame delle singole richieste. Tra i requisiti l’iscrizione al Roc, il registro degli operatori della comunicazione, la presenza in redazione di giornalisti assunti con contratto da dipendente: minimo tre (a tempo pieno) per le televisioni e la stampa, due per le radio e le web tv, sempre due per le agenzie di stampa (di cui almeno uno a tempo pieno), un giornalista assunto per le web radio e per i quotidiani o periodici on line. Saranno escluse dagli aiuti le imprese sanzionate, nell’anno precedente, per violazioni in materia di tutela dei minori e le emittenti di televendita.
Chi otterrà i ristori, entro una somma di 40mila euro, avrà l’obbligo di mantenere l’attività aperta per otto anni. Per il contributo a fondo perduto le aziende che faranno richiesta devono nel 2020 aver ridotto i propri fatturati di almeno il 20 per cento rispetto all’anno precedente. Chi ha iniziato ad operare nel 2020 avrà un ristoro proporzionato ai soli mesi di attività, non potendo dimostrare cali di fatturato, mentre per chi ha avviato la propria attività nel corso del 2019 (ma non dall’inizio) sarà fatta una media mensile ai fini della determinazione delle perdite.
Il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani ha spiegato così l’iniziativa. “Questi ristori hanno un doppio obiettivo. Il primo è quello di venire in soccorso ad aziende, come tante altre a cui abbiamo teso la mano in questi mesi, che hanno sofferto la crisi economica provocata dalla pandemia e le restrizioni imposte per contrastarla. Ma ha anche lo scopo di tutelare la pluralità dell’informazione, servizio essenziale e presidio di democrazia”.
Una buona notizia, dunque, per l’editoria in Toscana. Iniziative simili se ne erano già registrate anche in altre realtà regionali, come Emilia Romagna e Sicilia. Provvedimenti sicuramente utili e decisivi ma che non devono lasciare margini di errore né di confusione. Il sostegno alle imprese editoriali è e deve restare prerogativa dello Stato. Ben vengano le iniziative regionali ma gli aiuti degli enti locali non devono e non possono sostituire l’opera decisiva e importante che viene fatta e che deve essere migliorata e ampliata a livello centrale.
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