La politica non si sottrae allo scontro con Crimi sulla questione relativa al taglio dei fondi per i giornali. Dopo le dichiarazioni del sottosegretario con delega all’editoria, arriva la dura presa di posizione dell’eurodeputato di Forza Italia Stefano Maullu che in una nota “smonta” l’ipotesi e parla apertamente di annunci-spot per compiacere un elettorato, quello del M5S, finora deluso. “Il sottosegretario Crimi, fino a questo momento, si è segnalato soprattutto per le sue intollerabili minacce ai giornali e all’editoria, per i suoi annunci-spot, per aver proposto di azzerare i fondi pubblici elargiti ai quotidiani”, dice Maullu.
E aggiunge: “Ciò che è mancato, da parte sua, è una chiara strategia per il futuro del comparto, una qualche idea sulle modalità con cui rilanciare l’editoria e il giornalismo italiano. Non basta infatti annunciare i tagli e parlare dei “Giornalisti sottopagati”: Servono anche misure concrete per risolvere il problema, o quelli di Crimi resteranno soltanto annunci-spot per compiacere l’elettorato grillino”.
Attacchi a Crimi arrivano anche dal Partito democratico. Il senatore Roberto Rampi spiega: “Annunciare ad una adunata di partito, tra gli applausi, di tagliare le risorse per il pluralismo dell’informazione dovrebbe far tremare i polsi. Ma non sorprende visto che è da sempre un tema dei Vaffa Day. Sorprende invece che il senatore e sottosegretario Crimi sembri non conoscere le norme”.
E perciò aggiunge: “Le deleghe di cui dispone, figlie della legge sul pluralismo approvata a larga maggioranza nella scorsa legislatura, permeettono di raggiungere obiettivi di trasparenza e indipendena che lui annuncia e di superare quelle deformazioni di cui lui parla. Crimi lo sa o finge di non saperlo?”