Crisi Unità. Il 3 luglio incontro con la Nie. Il CDR chiede certezze sul futuro

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unitàVogliamo riaffermarlo con orgoglio. Se il valore della testata l’Unità non si è depauperato nel corso di questi mesi è solo grazie al nostro impegno, alla nostra professionalità, al nostro attaccamento a un giornale che per tutti noi, giornalisti e poligrafici, rappresenta molto di più di un posto di lavoro. Ci sentiamo parte di una comunità, un sentimento condivisocon i nostri lettori che non hanno fatto mai mancare il sostegno alla nostra lotta in difesa del giornale fondato novant’anni fa da Antonio Gramsci. Questo stesso orgoglio, questo forte senso di responsabilità, lo chiediamo, lo esigiamo da coloro da cui dipende se l’Unitàsarà ancora in vita. Giovedì prossimo le rappresentanze sindacali incontreranno i liquidatori della società editrice. Non sarà, non potrà essere un incontro di facciata. Da mesi i giornalisti lavorano senza stipendio e chiedono certezze sull’occupazione. La situazione non è più tollerabile, risposte evasive o ennesimi rinvii vedranno l’immediata risposta dei lavoratori. Per questo, e fino all’incontro del 3 luglio, proseguirà lo sciopero delle firme. E se l’incontro sarà deludente, l’astensione dal lavoro diverrà inevitabile. Ne va del nostro presente. E del futuro del nostro e del vostro giornale.
IL CDR

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