Su 90 giornalisti, quest’anno la See prevede di prepensionarne 23 e di calendarizzare un giorno di cassa integrazione ogni tre mesi.
Rimane ancora incerto quanto degli aiuti pubblici per il settore sarà disponibile alGiornale, visto che deve mettersi in coda alle testate che hanno già avviato lo stato di crisi, affossate da un 2013 in cui, secondo il rapporto della Fieg, il fatturato pubblicitario dei quotidiani italiani è sceso del 19,4%, Tra il 2012-2013, infatti, oltre 60 tra giornali e periodici ne hanno fatto richiesta, con il conseguente ricorso ai contratti di solidarietà, alla cassa integrazione straordinaria, alla disoccupazione e ad oltre 200 prepensionamenti, che hanno già assorbito i finanziamenti statali previsti (dalla legge n. 416 del 1981) fino a tutto il 2015.
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