Categories: Editoria

CRISI MANIFESTO. SENZA BILANCIO IN ATTIVO NON SI PUO’ IGNORARE IL MERCATO NON C’è VERA LIBERTA’

Il quotidiano Il Manifesto sta attraversando una delle sue periodiche crisi, forse la più grave. L’avvio della procedura di liquidazione coatta della cooperativa, unito alla sicura riduzione del finanziamento dello Stato, mettono in pericolo per l’ennesima volta la sopravvivenza della testata, che – per l’ennesima volta – sta mobilitando i propri sostenitori.

L’atteggiamento del Manifesto ricorda molto quello tenuto anni fa in Francia da Le Monde: anche se osservando i conti era chiaro a tutti che il prestigioso quotidiano stava andando verso la rovina, i giornalisti rifiutavano di prendere atto della situazione e consideravano ogni proposta di cambiamento come un attentato alla loro autonomia. Secondo la Società dei redattori, toccava a qualcun altro risolvere il problema dei conti, l’importante era che il giornale continuasse a fare come aveva sempre fatto, incurante dei cambia menti avvenuti nel paese e delle mutate esigenze dei suoi lettori.

L’idea che i giornali possano ignorare le leggi di mercato e sopravvivere grazie all’aiuto dello Stato o di qualche altro filantropo è indubbiamente suggestiva, ma non è la soluzione del problema. Il Manifesto può sottolineare la propria diversità, ma in fondo ogni giornale è a suo modo diverso dagli altri e si rivolge a una utenza unica, quella composta da chi lo compra tutte le mattine. L’invito rivolto ai lettori saltuari ad acquistare più copie in questo periodo (per incrementare la quota di contributo legata alla diffusione) potrebbe essere considerata una turbativa che Il Manifesto stesso forse condannerebbe, se ad agire così fosse una azienda privata che vuole ottenere più aiuti pubblici grazie ad una temporanea operazione cosmetica sulle proprie attività.

Il Manifesto sopravviverà anche a questa crisi, ma solo fino alla prossima. Un giornale non può ignorare le leggi di mercato perché l’unica condizione necessaria alla propria libertà è quella di avere abbastanza persone interessate a quello che viene pubblicato e bilanci in attivo, non quella di rinchiudersi in recinti protetti come una specie in via di estinzione.

editoriatv

Recent Posts

Il monito di Piantedosi: “Intelligenza artificiale non sia strumento per criminalità”

Il ministro degli Interni Matteo Piantedosi teme che l’intelligenza artificiale possa trasformarsi in un “pericoloso…

9 ore ago

A Il Tirreno il premio Digital News 2024

Oggi alle 18 in piazza Venezia a Roma Il Tirreno sarà premiato con il Digital…

10 ore ago

Barachini: “I giornali locali vanno aiutati anche dai grandi”

Il sottosegretario all’Editoria Alberto Barachini conferma di essere “un grandissimo fautore dei finanziamenti pubblici” all’editoria…

1 giorno ago

I giornalisti sfiduciano il direttore di Oggi Andrea Biavardi

C’è maretta al settimanale Oggi: i giornalisti hanno sfiduciato il direttore Andrea Biavardi, subentrato a…

3 giorni ago

Contributi alle assunzioni 2023, ecco tutti i beneficiari

Facendo seguito alla nostra circolare n. 25/2024 segnaliamo che con Decreto del Capo del Dipartimento…

4 giorni ago

Askanews, i giornalisti dicono sì ai prepensionamenti

Fumata bianca ad Askanews: l’assemblea dei giornalisti dà il via libera alla proposta di prepensionamenti.…

5 giorni ago