Crisi l’Unità. Veneziani ottiene il via libera dal Pd e dal cdr. Ecco il piano per rilanciare il quotidiano

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La prima pagina di un numero dell'Unità con in evidenza il nome della testata

La prima pagina di un numero dell'Unità con in evidenza il nome della testata

I giornalisti de l’Unità hanno infatti approvato l’intesa siglata due giorni fa tra Cdr, Unità srl del gruppo Veneziani (che edita per l’appunto riviste come Stop, Vero e Top) e Nie, la società della ‘vecchia’ Unità, ora in liquidazione. L’accordo è passato con 44 sì, 6 no e 7 astenuti e prevede la riassunzione di 25 giornalisti oggi in cassa integrazione straordinaria, assicura un reddito minimo, mantiene un radicamento a Roma e in prospettiva offre possibilità di occupazione a coloro che resteranno esclusi dalla selezione iniziale. Questo almeno quanto si legge in una nota della redazione, che poi aggiunge: “Abbiamo concluso in modo positivo, anche con il sostegno dei fiduciari di Firenze, Bologna e Milano, una trattativa che era iniziata tutta in salita, che non lasciava sperare in più di qualche unità di nuovi occupati. Ringraziamo Fnsi e associazioni stampa territoriali di Roma, Firenze, Bologna e Milano per l”aiuto che hanno fornito. “Questo risultato- viene spiegato- non sarebbe stato possibile senza il dispositivo coraggioso e articolato del tribunale fallimentare di Roma, che ha valorizzato i lavoratori tutelandone diritti e professionalità”. Ora Veneziani riformulerà ai liquidatori l’offerta d’acquisto non più per la sola testata ma per il ramo d’azienda, come ha disposto il Tribunale fallimentare di Roma. Saranno ancora i due liquidatori a valutare l’offerta d’acquisto rivista e a disporre il relativo piano di concordato preventivo da trasmettere poi al Tribunale fallimentare per l’atto finale d’acquisto, su cui saranno chiamati a pronunciarsi i creditori. Se tutto andrà per il verso giusto, l’Unità potrebbe tornare in edicola già ad Aprile.

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