La ripresa che s’intravede avrà un impatto assai limitato sull’editoria giornalistica, i cui problemi sono allo stesso tempo strutturali e congiunturali. È quanto emerge dal rapporto della Fieg “La Stampa in Italia 2011-2013” presentato a Roma. “I dati sull’evoluzione dell’editoria giornalistica nel triennio 2011-2013 – spiega lo studio della Federazione degli editori – fotografano con evidenza e meglio di ogni commento il momento di crisi che attraversa il settore. È vero che la crisi s’iscrive in un quadro di difficoltà che non risparmia l’economia italiana e quella di gran parte dei paesi europei, ma la sua entità è tale da gettare ombre preoccupanti sul futuro di un settore la cui importanza non si esaurisce in una dimensione meramente economica, ma evoca valori di rilievo costituzionale. Nell’ultimo mese del 2013 e nella prima parte di quest’anno si sono manifestati segnali di ripresa nel quadro economico del paese, con l’arresto del calo dell’attività produttiva e l’attenuazione dei rischi connessi con la crisi del debito pubblico. La ripresa dell’apparato produttivo continuerà ad essere trainata dalla componente estera della domanda globale e, in misura più limitata, da quella interna alla cui evoluzione sono legati i consumi di carta stampata. La ripresa che s’intravede avrà dunque un impatto assai limitato sull’editoria giornalistica, i cui problemi sono allo stesso tempo strutturali e congiunturali”. (Il velino)
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