Le ultime settimane hanno dimostrato che il problema della crisi dei giornali non è più un fenomeno americano, ma una dura realtà nel panorama dei media tedeschi.
Una crisi senza ritorno che rischia di mettere al tappeto l’intero sistema. Non solo crisi di vendite ma anche un netto calo di raccolta pubblicitaria. Queste le cause che stanno portando al collasso il sistema editoriale tedesco. L’agenzia di stampa DAPD ha iniziato la sua insolvenza ad inizio ottobre e la Frankfurter Rundschau, a novembre. Ma non è tutto. A fine novembre, la DuMont Berliner Zeitung ha poi annunciato tagli massicci, e la Axel Springer Verlag fonderanno le loro redazioni nel mondo.
Ma il punto più acuto della crisi è stato raggiunto nel mese di dicembre con l’ultima edizione del Financial Times. Questo è stato un duro colpo per tutta l’editoria tedesca, tanto da mettere in discussione il proseguo dell’esistenza della carta stampata. In realtà la sempre più massiccia convergenza degli strumenti di comunicazione verso il digitale ha provocato un serio scossone a tutto il comparto. Basti pensare che ormai i giornalisti utilizzano il tablet come unico strumento informativo. E lo leggono al posto dei giornali stampati, perfino durante le trasmissioni televisive. Questo è solo uno dei motivi per cui gli editori stanno spostando pian piano le loro risorse verso il digitale, con la speranza di attirare maggiori investitori pubblicitari ed incrementare il numero degli abbonamenti online.
Ma purtroppo la strategia appare ancora troppo timida. Il problema sono i costi. Se l’abbonamento online continua a costare soltanto pochi euro in meno rispetto a quello digitale la partita è persa in partenza.
Altro concetto importante è rappresentato dai social network. Un giornale cartaceo digitalizzato non si adatta per niente a Twitter, blog e Facebook. Insomma, a dirla in breve, sono già “vecchi”.
Come salvare la carta stampata a lungo termine?
Gli editori devono capire al più presto quale sia l’esigenza del mondo digitale e soprattutto degli utenti. Molti studi dimostrano che i lettori digitali sono disposti a pagare per le edizioni elettroniche del giornale o una rivista. Ma non basta. Per fare in modo che l’industria dell’editoria digitale produca utili considerevoli sono necessari alcuni accorgimenti.
Per l’utente, deve essere facile acquistare l’abbonamento, anche attraverso le edicole con opportune card prepagate, e deve poter accedere ad una versione gratuita di prova per alcuni giorni.
Il design della app dovrebbe essere snello e veloce per poter consentire all’utente di leggere immediatamente quello che cerca.
La copia digitale non può essere rappresentata come la copia pura di quella a carta stampata, ma deve essere arricchita con contenuti aggiuntivi tali da offrire un valore aggiunto per il lettore: video, gallerie di immagini e contenuti aggiornati.
Per quanto concerne la pubblicità digitale, l’utente dovrebbe essere maggiormente coinvolto con sconti ed offerte, in modo da aumentare i ricavi.
(matrixpress.de)
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