Crisi editoria, scioperano i giornalisti dell’Unità, domani il quotidiano non sarà in edicola

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La prima pagina di un numero dell'Unità con in evidenza il nome della testata

L’annuncio arriva dal comitato di redazione che chiede «un progetto» e certezze per il futuro, mentre sottolinea tra l’altro che «da diversi mesi non vengono pagati i contributi Inpgi  dei giornalisti» del quotidiano. Oltre al versamento dei contributi, un obbligo di legge, sono diversi i punti che i lavoratori hanno avanzato in più incontri tenuti nel mese di giugno. Si chiede certezza sul pagamento dello stipendio e dell’indennità redazionale, ma soprattutto si chiede certezza sul futuro del giornale, con un piano industriale e poi un piano editoriale capaci di fronteggiare le difficoltà di un mercato denso di criticità. «Abbiamo lavorato 12 mesi – prosegue la nota del Cdr – senza avere una bussola, senza indicazioni chiare sul posizionamento del giornale rispetto ai suoi competitor, senza una riflessione seria sul rapporto con il suo lettorato, senza chiarimento definitivo sulla gestione del sito, che oggi è esterna al giornale. Così non si può andare avanti».
I giornalisti si dicono pronti a collaborare attivamente con il futuro direttore «di cui ancora non ci è stata data notizia ufficiale» ma a una condizione precisa: «Che non ci si presenti soltanto un nome, ma anche un progetto. Vogliamo chiarirlo fin da ora ai nostri lettori: non tifiamo per l’uno o per l’altro, ma solo per la nostra e la vostra Unità».
Per queste ragioni i giornalisti de l’Unità hanno proclamato una giornata di sciopero per oggi, venerdì primo luglio. Pertanto domani il giornale non sarà in edicola. (tratto da www.fnsi.it)

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