Crisi editoria. Interrogazione Sel alla Camera dei Deputati per salvare il comparto dall’eutanasia

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giornali stampa“In italia siamo passati dai 6,8 Milioni di copie di quotidiani vendute in media del 1990 ai 3,7 milioni di copie del 2013. Una drammatica diminuzione del 45%. Che ha oltre agli effetti culturali, anche una drammatica ricaduta sociale: solo negli ultimi quattro anni sono stati licenziati circa 1800 giornalisti e 1600 lavoratori. Dell’industria poligrafica, oltre alla chiusura di 7 mila edicole. Solo nel 2013 sono state almeno una trentina le testate locali che hanno portato in tribunale i propri libri contabili”. Lo scrive Gianni Melilla, del gruppo di sinistra ecologia libertà della Camera dei Deputati, in un’interrogazione Parlamentare rivolta al governo. Contemporaneamente a questa crisi – prosegue il deputato di sel – “i fondi destinati all’editoria. Nel 2013 sono stati azzerati mettendo a rischio la sopravvivenza di almeno un centinaio di testate gestiste da cooperative e non profit, con oltre 3 mila posti di lavoro a rischi oltre a quelli dell’indotto. E sui fondi per il 2014 niente e’ dato sapere, l’incertezza piu’ completa regna sovrana”. Speiga ancora il deputato: “il governo di fronte a questa vera e propria emergenza di un settore cosi delicato e strategico non intende fare nulla? Quali politiche l’esecutivo intende adottare, di concerto con le parti sociali, per evitare un’aggravamento della crisi del settore editoriale che impoverirà ulteriormente la cultura e il pluralismo del nostro paese?”.

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