«E’ sotto gli occhi di tutti la crisi devastante che sta attraversando l’editoria italiana, con la conseguente precarizzazione che ha investito gran parte del giornalismo. E’ questo il momento in cui le istituzioni e la politica, oltre che gli imprenditori del settore, devono mostrare la consapevolezza che non si tratta soltanto di garantire dei posti di lavoro – pur fondamentali – ma quel diritto essenziale che è il diritto dei cittadini ad una informazione corretta, ricca, pluralistica». Così il presidente della Camera, Laura Boldrini, in un messaggio inviato al Congresso della Fnsi. «Personalmente osservo con grande favore le novità spesso travolgenti prodotte da Internet e dai social media – afferma Boldrini nel messaggio -. Ma sono assolutamente convinta che questo mutamento epocale non debba ridurre affatto lo spazio e il ruolo del giornalismo professionale, cioè di quel filtro « fatto di competenza, affidabilità, sensibilità deontologica, che trasforma i fatti in notizia. Stiamo guardando con attenzione al ruolo del giornalismo anche nella Carta dei diritti di internet che la Camera dei Deputati sta elaborando, in un percorso condiviso con esperti e associazioni di categoria: nel testo si va verso una chiara affermazione del fatto che il diritto all’oblio non può essere invocato quando in gioco c’è¨ il diritto dei cittadini ad essere informati sulle vicende che coinvolgono personaggi di rilevanza pubblica. La strage nella redazione di Charlie Hebdo – prosegue – ha prodotto una ferma reazione dell’opinione pubblica europea ed una orgogliosa riaffermazione dei diritti che sono nel codice genetico del nostro continente e che lo hanno fatto diventare un punto di riferimento per tutto il mondo: in primo luogo il diritto alla libera espressione e alla libera informazione. Al giornalismo, al buon giornalismo tocca un compito fondamentale, nell’epoca in cui c’è chi teorizza lo scontro di civiltà e specula sulle paure. (ANSA)