Non poteva mancare la cioccolata. Dopo i succhi di frutta e i pannolini ora ci si delizia il palato con le barrette. Il “regalino” è della Lindt e l’abbonamento in omaggio è a scelta tra:
Ormai “le porcate” si sprecano. Altre 20 mila copie sottratte ai punti vendita rappresentano il colmo. E mentre nei salotti buoni della filiera si fanno proposte su come fronteggiare la crisi del comparto, le edicole chiudono. Grazie a Governi scellerati, i punti vendita hanno dovuto fare i conti con la liberalizzazione, che di fatto ha messo in ginocchio l’intera categoria. Ma non solo. Gli editori, spinti da una fame sproporzionata di inserzionisti pubblicitari, hanno approfittato per dirottare i loro prodotti su canali di vendita non esclusivi. Spesso regalando la merce per gonfiare appunto la raccolta pubblicitaria. Ma non è tutto. I prodotti maggiormente venduti (tipo figurine peppa pig) sono ormai “introvabili”. Chissà perchè vengono distribuiti maggiormente su “certi” canali di vendita piuttosto che altri. Insomma La situazione è ormai allo stremo. Non basta più scendere in piazza e protestare davanti a Montecitorio. Che qualcuno vada a parlare con il prossimo Sottosegretario per spiegargli la situazione realmente com’è…
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