Le liberalizzazioni non sono lo strumento per risolvere la crisi di vendita della carta stampata. Ne sanno qualcosa in più in Francia, dove fra punti vendita esclusivi e non, vi sono state ben 950 chiusure nel corso del 2014. Lo rileva il rapporto annuale di Presstalis che fotografa la mappa delle edicole al 31 dicembre. Dall’analisi effettuata ne viene fuori un quadro piuttosto desolante ma ci fa capire che la liberalizzazione dei punti vendita non ha portato maggiori entrate al comparto. Tutti i circuiti di vendita sono stati colpiti dalla crisi. Da quello indipendente, composto da edicole “pure” (17.663 punti vendita) a quello non esclusivo (chioschi e Relay), che ne rappresentano 2951, fino a quello dei supermercati (3518 punti), nonostante alcuni progressi negli ultimi anni. ” E’ stato un anno difficile per le edicole, e la crisi di vendite ha colpito tutti indistintamente. La novità del 2014 è stata il calo di vendite della grande distribuzione, compensata, in piccola parte da un leggero aumento di ricavi nelle edicole “pure”. Questa la dichiarazione di Daniel Panetto, presidente dell’Unione Nazionale dei distributori (UNDP). Nello specifico, durante il 2014, il volume d’affari delle edicole è diminuito del 4,4% in tutti i punti vendita, ma il calo è stato inferiore al 2013 (-8%). Ciò significa – secondo Panetto – che la carta è ancora lontana da essere considerata morta. Durante l’intero 2014, Les Echos è l’unico giornale che ha visto un incremento delle vendite (+ 1,24%). I maggiori cali di vendita hanno invece interessato Le Parisien (- 8,18%), Aujourd’hui en France (- 7,89%) e liberazione (- 7,71%). Chiudono l’analisi statistica Le Figaro (- 0,97%) e Le Monde (- 0,80%). Il giornale che ha visto un maggior calo di vendite in edicola è stato Liberazione (- 29 587 copie). L’origine del rallentamento del calo delle vendite non è da ricercare negli abbonamenti, passati da 5,67% per tutta la stampa quotidiana. La spiegazione è in realtà il boom nelle versioni digitali dei quotidiani. Dal 2011, il OJD riconosce infatti il numero di “aperture” dei file PDF sul computer smartphone e tablet e integra i risultati. E la progressione del digitale nel 2014 è stata impressionante, con il 42.19% di vendite in un anno. Se Le Monde è il primo nelle vendite, 47.179 copie al giorno PDF (+ 37,25%), Le Figaro ha la crescita più rapida nei mezzi di informazione (+ 70,88%, 20.657 copie). Questo punteggio sale al + 151% per il quotidiano sportivo L’Equipe (11.242 vendite).
Tutto questo quando in Italia il 20 febbraio il Consiglio dei Ministri darà il via libera al ddl concorrenza che determinerà la chiusura dei tradizionali punti vendita. Come farsi male da soli….