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Crisi dell’editoria, Marino Fardelli: “La Regione Lazio solleciti l’applicazione della legge sull’equo compenso dei giornalisti precari”

“Per la prima volta nella storia della Repubblica, il Parlamento ha approvato una legge che garantisce anche ai lavoratori che non hanno un contratto di lavoro stabile, una retribuzione rispettosa come stabilito dall’art. 36 della Costituzione, ma questa è ancora inapplicata”. Lo ha affermato il consigliere regionale Marino Fardelli in sede di Commissione sul Pluralismo dell’informazione di cui è Vice Presidente. Il riferimento è alla legge 233/2012 entrata in vigore nello scorso mese di gennaio ma non ancora resa esecutiva perché non ne sono state emanate le norme attuative. “La legge sull’equo compenso che potrebbe servire d’esempio anche per altri settori del lavoro non dipendente, significherebbe garantire la realizzazione elementare del diritto ad una vita dignitosa anche per quei lavoratori autonomi, freelance e precari che attualmente non hanno garanzie e che sono perennemente in sospeso”. Per il settore dell’editoria che vive un periodo di grave crisi, l’on.le Fardelli ha proposto anche una seconda risoluzione allo scopo di approfondire la reale situazione del comparto e sostenere il ruolo dell’informazione locale che negli ultimi tempi ha visto la chiusura di molte testate della carta stampata, attraverso un monitoraggio sia sui media tradizionali sia sui new media. A questo scopo – ha continuato il Vice Presidente della Commissione Fardelli – sarebbe anche utile aprire un tavolo tecnico con i rappresentanti del comparto per poter definire le misure regionali più appropriate per sostenere lo sviluppo e la crescita di questo settore” ha concluso il consigliere regionale Marino Fardelli.

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