Editoria

Credito imposta edicole, il Governo pubblica le Faq. Ecco, in sintesi l’iter per effettuare le richieste

Dal 1 Settembre è possibile richiedere il credito d’imposta per le edicole. La dotazione è di 30 milioni di euro, di cui 13 milioni per l’anno 2019 e 17 milioni per il 2020.
In base al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 31 maggio 2019, sono due le categorie di beneficiari del bonus edicole.
Da una parte ci sono i punti vendita esclusivi, quindi gli esercenti attività commerciali che operano esclusivamente nel settore della vendita al dettaglio di giornali, riviste e periodici che hanno come codice di attività primario il codice ATECO 47.62.10, indipendentemente dalla presenza o meno di codici ATECO secondari; dall’altra quelli non esclusivi, quindi esercenti attività commerciali di vendita di merci che sono abilitati alla vendita di quotidiani o periodici, a condizione che l’attività commerciale rappresenti l’unico punto vendita al dettaglio di giornali, riviste e periodici nel Comune di riferimento e che hanno come codice attività primario uno dei codici ATECO 47.26, 47.30, 56.3, 47.1 e 47.61 e, contemporaneamente, come codice attività secondario, il codice ATECO 47.62.10. L’assenza del codice secondario che identifica specificamente la vendita di giornali preclude la legittimazione a chiedere il beneficio. Infine, sempre per i punti vendita non esclusivi, è necessario allegare alla domanda un’apposita certificazione, rilasciata dal Comune nel cui territorio è presente il punto vendita per cui si richiede l’agevolazione, attestante l’inesistenza di altra attività di rivendita al dettaglio di giornali, riviste e periodici nel medesimo territorio comunale, ai sensi dell’art. 4 comma 3 e comma 4 del DPCM 31 maggio 2019.
Il credito di imposta è parametrato agli importi pagati dal titolare del singolo punto vendita per i locali in cui si esercita la vendita, nell’anno precedente a quello dell’istanza di accesso al credito d’imposta, a titolo di IMU, TASI, COSAP e TARI, ed eventualmente, se l’esercente opera come unico punto vendita nel territorio comunale, anche alle spese per locazione, al netto dell’imposta sul valore aggiunto. In base alla normativa di riferimento, pertanto, possono accedere all’agevolazione soltanto le imprese che risultino attive al momento della domanda e che nell’anno precedente abbiano sostenuto le spese relative alle voci che concorrono alla determinazione del credito di imposta. Gli importi pagati a titolo di TOSAP possono essere equiparati agli importi pagati a titolo di COSAP. Nella domanda di accesso al “credito di imposta per le edicole” potrà quindi essere indicato l’importo pagato a titolo di COSAP o di TOSAP, a seconda della normativa vigente nel Comune di riferimento.
Nel caso dei punti vendita non esclusivi il credito è parametrato  anche al rapporto tra i ricavi provenienti dalla vendita di giornali, riviste e periodici al lordo di quanto dovuto ai fornitori e i ricavi complessivi.
L’incentivo è riconosciuto nella misura massima di 2mila euro per ciascun esercente, nei limiti del Regolamento UE sugli aiuti di stato de minimis.
Sono previste due finestre per richiedere l’agevolazione: la prima si è aperta il 1° settembre e si chiuderà il 30 settembre 2019; la seconda decorrerà dal 1° settembre al 30 settembre 2020. Le istanze devono essere presentate esclusivamente per via telematica al Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria dal titolare o dal legale rappresentante dell’impresa, utilizzando un’apposita procedura disponibile sul portale www.impresainungiorno.gov.it, accessibile, previa autenticazione via SPID o CNS, dal link “Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per l’informazione e l’editoria”, “Credito d’imposta edicole” del menù “Servizi on line”.
Non è invece possibile la presentazione della domanda da parte di soggetti diversi, delegati dal titolare. Al termine della compilazione telematica dell’istanza e delle previste dichiarazioni sostitutive rese ai sensi del DPR n. 445/2000, il richiedente dovrà apporre la firma digitale: a tal fine la procedura consente di scaricare il documento in formato PDF e di “ricaricare” il documento firmato digitalmente. Ai fini della compilazione della domanda è possibile consultare il manuale utente della procedura pubblicato nella sezione dedicata del sito istituzionale del dipartimento e nella pagina dedicata del portale www.impresainungiorno.gov.it.

 

 

Salvatore Monaco.

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