Editoria

“Così con un algoritmo cambiamo la vita (online) di tante persone”

Con l’aumento dell’utilizzo della tecnologia fornita dal web emergono nuove e pressanti esigenze, tutte filtrate da un algoritmo. Tanto da parte delle aziende quanto dei singoli cittadini. La digitalizzazione riporta d’attualità il tema della reputazione online. Con tutto il corollario di argomenti e dibattiti che, già da qualche anno, si agitano (poco) nell’agenza politica e (molto) nelle aule di tribunale. È un fatto assodato che oggi, con una breve ricerca online, si possono ritrovare particolari della vita professionale, talora privata, dei cittadini. E, talvolta, informazioni poco aggiornate o veri e propri errori possono cagionare danni importanti. La reputazione che viaggia sul web, dunque, è altrettanto importante e forse ancora più visibile rispetto a quella che, un tempo, si “limitava” alle comunità più o meno locali, agli ambienti delle categorie professionali.

L’importanza della reputazione online

Dal diritto all’oblio fino alle richieste di deindicizzazione che, con cadenza fitta, arrivano nelle redazioni dei giornali, agli indirizzi web dei blog, agli uffici dei social network e dei motori di ricerca. Si tratta di temi molto più stringenti e seri di quanto sia dato pensare a chi, soprattutto, utilizza il web per svago o, magari, per cercarsi un ristorante. Ecco, per rendersi conto dell’importanza della reputazione web, sarebbe il caso di pensare a questo: prenotereste in un locale pieno zeppo di cattive recensioni, magari risalenti negli anni, anche se questo nel frattempo ha cambiato gestione?

Come nasce Legal Web Reputation

La sensibilità sul tema ha portato chi ha vissuto sulla propria pelle a interessarsi alla vicenda. Ed è così che a Torino, l’ex “pupa” Maria Teresa Lombardo – che da protagonista del reality Mediaset intanto è diventata un’affermata e stimatissima professionista nel campo del marketing e della comunicazione digitale – ha incontrato l’avvocato Luca Olivetti ed è nata Legal Web Reputation. L’idea si è trasformata in un algoritmo che scandaglia il web alla ricerca di informazioni, ne crea di nuove e le spinge in alto nell’indicizzazione. In pratica, “sostituisce” le notizie nuove e veritiere a quelle ormai archiviate, errate o che si riferiscono a un periodo passato della vita di chi, nel frattempo, ha lavorato per diventare altro.

“Un gioco da ragazzi”

Un lavoro serio e puntiglioso che consente a chi, nel frattempo ha cambiato vita, di renderlo noto a tutto il mondo. Accantonando il passato a favore del presente, valorizzando l’impegno di chi ce l’ha messa tutta per raggiungere nuovi e insperati obiettivi pur partendo da tutt’altre basi. Olivetti ha spiegato così il progetto suo e della dottoressa Lombardo: “Il nostro compito è quello di costruire nuove notizie, reali, dei nostri clienti o modificare quelle esistenti giocando con le parole chiave, a quel punto l’algoritmo agisce diffondendo queste news aumentando le visualizzazioni fino a nascondere e mettere in secondo piano quelle vecchie”. Un gioco da ragazzi, dicono da Legal Web Reputation. Che però può aiutare a cambiare, in meglio, la vita di tanti.

editoriatv

Recent Posts

Gedi, l’ultima cessione di Elkann: pronto a cedere Repubblica

John Elkann ha intenzione di vendere Repubblica. E con l’eventuale cessione del quotidiano, Gedi verrebbe…

21 ore ago

L’Ifj contro Israele: “46 giornalisti morti a Gaza”

I governi vanno ritenuti responsabili delle morti dei giornalisti: lo afferma l’Ifj, la Federazione internazionale…

22 ore ago

Il sogno del Papa: “Una comunicazione di pace”

Il Papa vuole che si cominci a fare la pace partendo dalla comunicazione, dall’informazione, dal…

4 giorni ago

Askanews, ora i giornalisti chiamano il sottosegretario Barachini

Il comitato di redazione di Askanews “chiama” il sottosegretario Alberto Barachini. I giornalisti dell’agenzia di…

5 giorni ago

I pubblicitari contro la web tax: “Colpirà le piccole aziende”

Anche i pubblicitari si oppongono alla web tax: Federpubblicità snocciola numeri, dati e cifre per…

6 giorni ago

Aie vuole incontrare Giuli: “In manovra non c’è niente per il libro”

La manovra non piace agli editori perché non c’è “niente per il libro”. E l’Aie…

6 giorni ago