L’immagine è sostanzialmente identica: sfondo nero su cui si appoggiano alcune bianche piste di coca. L’unica differenza è che nel libro di Spadavecchia le righe sono quattro, in quello di Saviano solo tre. Un caso? Una infausta coincidenza? Può essere. Magari i grafici che si sono occupati delle due copertine hanno avuto la medesima idea. Può succedere. E può darsi pure che Roberto nemmeno conoscesse il libro del meno famoso collega. Ma la circostanza resta curiosa. Tanto più che, qualora si trattasse di un evento casuale, sarebbe proprio sfortunato. Saviano infatti, in materia di somiglianze, da sempre gode di una sorte avversa. Ricordate Gomorra?