La Corte ha stabilito infatti che incorporare, “embeddare” senza autorizzazione un video da una piattaforma di videosharing non costituisce violazione del diritto d’autore poiché il contenuto, sebbene riprodotto, è già pubblico. A parere della Corte, non c’è violazione nemmeno quando il contenuto del video embeddato violi di per se stesso il copyright. La decisione nasce a seguito di un’istanza presentata dalla BestWater International, una società tedesca che opera nel settore dei filtri per l’acqua. A scopi di pubblicità comparativa, la BestWater si era vista riprodurre i video commerciali dei propri prodotti sul sito di una società concorrente. Il testo integrale della decisione (adottata con ordinanza) non è disponibile sul sito della Corte Ue, ma TorrentFreak.com, specializzato sui temi del diritto d’autore e della pirateria online, ne ha avuto copia (in tedesco, tra qualche giorno sarà disponibile in tutte le lingue comunitarie) da Bernhard Knies, legale degli imputati. Nell’ordinanza – che specifica tra l’altro che il contenuto embeddato non deve essere stato alterato o diffuso per la prima volta – si legge: “L’incorporamento in un sito web di un’opera protetta, che è pubblicamente accessibile su un altro sito, per mezzo di un collegamento tramite frame di per sé non costituisce una comunicazione al pubblico ai sensi della direttiva Ue sul copyright nella misura in cui l’opera in questione non è comunicata ad un nuovo pubblico, né si utilizza uno specifico mezzo tecnico diverso da quello utilizzato per la comunicazione originale”.