Vietato controllare le email dei dipendenti sul posto di lavoro; spiarle vuole dire violarne la vita privata. Lo ha stabilito la Corte europea dei diritti umani di Strasburgo. Accolto il ricorso di Bogdan Mihai Barbulescu, ingegnere romeno di 38 anni che vive a Budapest, licenziato nel 2007 dopo che il suo datore di lavoro aveva monitorato la sua posta elettronica aziendale, utilizzata dall’uomo per comunicare con i clienti, ma anche con il fratello e la fidanzata. La Romania è stata condannata per aver violato l’articolo 8 della Convenzione europea dei diritti umani, relativo al rispetto per la privacy e la corrispondenza del lavoratore.
Negli ultimi anni, anche in Italia, il tema della libertà di espressione dei magistrati è…
Anche per l’anno scolastico 2025/2026 è aperta la procedura per la concessione dei contributi destinati alle istituzioni scolastiche per…
Il Gruppo Antenna, in procinto di acquisire le testate Gedi, non avrebbe la minima intenzione…
Anche l’ordine dei giornalisti si allinea alle richieste di Elly Schlein e chiede al governo…
In questi giorni si parla tanto delle sorti dei giornalisti del gruppo Gedi, ma come…
Il sostegno all’informazione non può essere esclusivo né parziale, la Fnsi rampogna il governo dopo…