Scott Jovane ha ribadito l’intenzione di “riposizionare in modo molto aggressivo nel digitale” l’azienda per farla diventare “una vincitrice nell’era digitale”, aggiungendo che “abbiamo buone sensazioni relativamente alla trasformazione di Rcs. Il 2014 sarà molto difficile”, ma l’obiettivo del management è quello di “giocare in Champions League, non solo in serie A”. Nelle previsioni per l’anno in corso Rcs vede un “leggero incremento” nei ricavi rispetto al 2013, un margine operativo lordo di circa 3 volte superiore e circa 40 milioni di costi non ricorrenti. Sono state individuate ulteriori aree di intervento che permettono di avviare una nuova serie di efficienze per 50/70 milioni di euro, i cui effetti si manifesteranno a partire dal 2015. Rispetto ai 145 milioni di euro previsti inizialmente, sono attesi quindi nel triennio benefici complessivi da efficienze fino a 220 milioni. Il direttore generale media di Rcs, Alessandro Bompieri, ha annunciato inoltre che “abbiamo deciso di cambiare il formato del Corriere della Sera, passando da quello attuale a un più piccolo tabloid: un formato più pratico e più facile da leggere. Inoltre – ha aggiunto – abbiamo scelto lo stesso formato che stiamo usando per la Gazzetta dello Sport. Questo ci permetterà di beneficiare di una forte flessibilità nell’attività di stampa e di ottenere importanti risparmi nei costi per la stampa e per la carta”. La novità è in arrivo dopo l’estate, mentre “entro Capodanno” sarà introdotto il paywall per il sito Corriere.it, sulla scorta di quanto fatto per El Mundo in Spagna.