Sono passati poco più di nove mesi dalla nomina di Luciano Fontana come direttore del Corriere della Sera. In un’intervista su Prima Comunicazione Fontana fa un punto sui cambiamenti che sta apportando al giornale di Rcs spiegando che “in una fase di trasformazione, con così tante innovazioni da affrontare, il lavoro di direttore è fantastico, davvero una bella botta di vita”.
Il direttore del Corsera parla dei mutamenti nel modo di concepire il rapporto con i lettori, ma anche di come cambiano il lavoro e il prodotto giornalistico: “stiamo andando avanti con il progetto che avevo illustrato alla redazione all’inizio del mio mandato – afferma – e siamo arrivati al paywall”.
Le novità, però, non riguardano solo il web, anzi, “La Lettura, il nostro supplemento domenicale dedicato alla cultura, è un prodotto molto diverso dalla piattaforma digitale, ma la filosofia che ha accompagnato il lavoro su tutte e due è la stessa: elevare la qualità, lavorando sui tratti che rendano distintiva, unica ed eccellente l’informazione del Corriere della Sera”, racconta ancora Fontana.
La chiave di questo processo, tanto per il sito web quanto per La Lettura, è la trasformazione del prodotto. Viene offerto ai lettori un “prodotto autonomo chiedendo di pagare un prezzo, non elevato, ma che contribuisse al nostro conto economico”, prosegue il direttore. Inoltre, sottolinea, “arricchiremo ulteriormente la iPad edition. Naturalmente si paga per ciò che è originale, esclusivo, approfondito”.
In poche parole, il lettore paga per qualcosa “che non si trova nel resto del panorama informativo e nella Rete. Per questo dobbiamo sforzarci di produrre ciò che il lettore ha il diritto di aspettarsi da un brand forte come il Corriere della Sera, con il livello dei suoi giornalisti e opinionisti”. L’obiettivo fissato da Fontana è semplice: “far trovare già al mattino su Corriere.it, in particolare sullo smartphone, la stessa qualità informativa dell’edizione cartacea”.
Riguardo la questione legata al paywall, il direttore evidenzia che i suoi obiettivi sono “collegati a un cambiamento culturale rilevante, perché l’ideologia dell’informazione sul web è nata all’insegna del tutto gratuito. Quindi, c’è bisogno di tempo perché si affermi”. Se il lavoro svolto dalla redazione sarà apprezzato, conclude Fontana, i lettori capiranno che vale la pena di pagare qualcosa, “perché ciò che troveranno sul sistema Corriere non potranno trovarlo da altre parti. Arrivare a questo risultato è tutto compito nostro”.
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