L’Unione Europea non ha nessuna intenzione di fare o anche solo ipotizzare passi indietro rispetto alla normativa comunitaria a difesa del copyright. Il dibattito è chiuso, per l’Ue, ora bisogna “fare”. Dopo il recepimento approvato dal Senato italiano, il commissario Thierry Breton ha sottolineato il punto e in una nota ha affermato: “La direttiva sul diritto d’autore è un quadro strutturante e assolutamente fondamentale per l’industria creativa e dell’arte. Io farò molta attenzione ai recepimenti nazionali. La Commissione nei suoi orientamenti rispetterà una posizione equilibrata, trovata dai colegislatori, a difesa di interessi comuni. Non vogliamo riavviare il dibattito, ma fornire orientamenti per l’attuazione”.
La linea europea è stata seguita anche in Italia. E la Lega ha intenzione di avviare un confronto con le associazioni dei produttori e degli editori italiani per affinare una strategia di contrasto al fenomeno della pirateria che ogni anno costa tanto, troppo, al settore cultura italiano. Il deputato leghista nonché commissario di vigilanza Rai Massimiliano Capitanio ha affermato: “Il recente recepimento della legge di delegazione europea 2019-2020 è un ottimo punto di partenza per il contrasto ad azioni criminali che hanno danneggiato e saccheggiato l’industria editoriale e dell’audiovisivo, con danni all’economia del Paese che, nel 2020, secondo Fapav, hanno superato il miliardo di euro. Non possiamo però accontentarci delle linee di principio”.
Dunque Capitanio ha spiegato: “E’ necessario procedere speditamente con i decreti attuativi entro il 7 giugno e accelerare nell’approvazione della legge sull’antipirateria che, nel mese di maggio, inizierà il proprio iter nelle Commissioni IX e VII della Camera. In questa pdl sono contenuti principi di civiltà digitale e strumenti innovativi di contrasto alla criminalità per bloccare la trasmissione di contenuti illegali attraverso piattaforme social e motori di ricerca”.
Quindi Capitanio ha concluso: “Vengono introdotte sanzioni penali e amministrative proprio in caso di violazione del Copyright. In questo contesto un apporto non trascurabile potrà arrivare dall’educazione alla cittadinanza digitale, da veicolare nelle scuole tramite l’applicazione della legge 92 del 20 agosto 2019”.