Nuova stangata dalla Francia ai giganti del web, nel mirino delle autorità finiscono Facebook e Google. Meta e Alphabet dovranno pagare, rispettivamente, sessanta e 150 milioni di euro. Le sanzioni sono state irrogate dall’autorità francese per la privacy, la Commission nationale de l’informatique et des libertés. Che ha stangato i due colossi per aver reso complicato disattivare, per gli utenti, alcuni cookies. Nello specifico, perché non è possibile rifiutarli “con la stessa facilità con la quale si accettano”.
Un controllo ad aprile scorso ha inguaiato Facebook, a giugno invece la “scoperta” a carico di Google. Per entrambi i siti, basta un solo clic per accettare i cookies, ne servono molti di più, invece, per rifiutarli. Insomma, l’aver complicato la procedura a tutela della privacy degli utenti costerà caro alle due multinazionali. Secondo La Cnil, infatti, ha considerato che “rendere il meccanismo per rifiutare più complesso equivale a scoraggiare gli utenti a rifiutare i cookies, incoraggiandoli ad accettare i cookies”.
Dunque, per quanto riguarda Google, la commissione francese ha irrogato due sanzioni. L’una da 90 milioni, a carico della casa madre americana. L’altra da sessanta milioni per la “filiale” irlandese della società. In tutto, una “sfogliatella” salatissima da centocinquanta milioni di euro. Per Facebook, invece, sessanta milioni comminati alla divisione europea della multinazionale Meta, di stanza nel paradiso delle multinazionali del web che è diventata negli anni l’Irlanda.
La Francia, dunque, ha comminato il 30 dicembre scorso multe per 210 milioni di euro a due giganti del web Facebook e Google. Che, con ogni probabilità, contesteranno i provvedimenti.
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