Grazie alle conciliazioni e definizioni delle controversie tra utenti e operatori di telefonia e pay tv condotte dal Corecom Piemonte, nel corso del 2022, sono stati restituiti ai cittadini piemontesi 1,4 milioni di euro. Le istanze di contenzioso ricevute tramite ConciliaWeb sono state 4683 (4313 istanze di conciliazione e 370 domande di definizione).
Nel dettaglio le domande di conciliazione sono così suddivise: 3243 in udienza e 1070 in procedura semplificata. Per quanto riguarda invece la delega di definizione, il Corecom Piemonte ha ricevuto 370 istanze, oltre alle 17 trasmesse all’Agcom per competenza e ne ha chiuse 479. Le procedure per le quali non è stato possibile addivenire a transazione tra le parti e che sono quindi state definite con provvedimento decisorio del Comitato (delibera) o del dirigente (determinazione) risultano essere 35.
Sono invece 516 le domande pervenute per procedura d’urgenza per l’attivazione del servizio sospeso, di queste 395 richieste sono state soddisfatte con la riattivazione spontanea da parte dell’operatore mentre 121 sono stati i provvedimenti temporanei.
“La garanzia dei servizi ai cittadini è la nostra priorità. Le numerose attività svolte confermano che il Corecom Piemonte rappresenta un esempio virtuoso di controllo e vigilanza, un luogo di prossimità nel far valere i propri diritti.” Sono queste le parole in apertura del presidente del Corecom Vincenzo Lilli nella conferenza stampa sul bilancio di attività 2022 del Corecom Piemonte, insieme alla vicepresidente del Comitato Alessia Caserio e al commissario Marco Briamonte.” In oltre venti anni di attività – continua il presidente – sono state garantite in modo efficace ed imparziale le funzioni proprie e quelle delegate dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. A tal proposito, si può affermare che l’istituto della conciliazione in materia di comunicazioni elettroniche, ha dimostrato nel corso degli anni di avere una ricaduta positiva, in termini di costi-benefici, per la collettività e per le singole persone che si avvalgono di tale strumento quale esercizio di giustizia alternativa a quella ordinaria.”
“Grazie al Corecom Piemonte per il prezioso lavoro che svolge al servizio della cittadinanza – afferma il presidente del Consiglio regionale nel suo saluto – mi auguro che in futuro possa esserci maggiore sinergia tra l’Assemblea legislativa e il Corecom affinché vengano sviluppate quelle funzioni per garantire quei principi costituzionali, come la tutela del pluralismo informativo e la salvaguardia dei diritti alla persona, capisaldi del nostro sistema democratico”.
Il presidente Vincenzo Lilli nel suo intervento dà anche notizia della recente Convenzione sottoscritta tra l’Agcom, l’Assemblea legislativa e il Corecom Piemonte che definisce ed aggiorna la cornice giuridica entro la quale saranno svolte a livello locale le funzioni delegate, anche in considerazione delle modifiche normative intervenute negli anni.
In particolare, al Corecom Piemonte continuano ad essere affidate la vigilanza sull’esercizio dell ́attività radiotelevisiva locale mediante il monitoraggio delle trasmissioni dell ́emittenza locale, il diritto di rettifica, la tenuta del Registro degli operatori di comunicazione (ROC) e la decisione sulle controversie tra operatori ed utenti. Tra le altre novità, ci sarà un rafforzamento delle azioni educative all’ utilizzo dei media da parte dei giovani che saranno attuate dal Corecom nell ́ambito delle attività di alfabetizzazione mediatica e digitale promosse dall’ Agcom.
“Un plauso al lavoro portato avanti dai conciliatori del Corecom Piemonte – sottolinea la vicepresidente Alessia Caserio nell’approfondire i numeri sul contenzioso – la struttura si impegna quotidianamente a fornire un servizio sempre più efficiente ed innovativo in termini di tecnologie impiegate con una significativa riduzione dei tempi di attesa a favore dei cittadini e delle imprese del Piemonte. Ricordo ancora che lo strumento della conciliazione – evidenzia la vicepresidente – è un procedimento gratuito e facilmente accessibile tramite la piattaforma Conciliaweb e non richiede l’ausilio di un avvocato”.
Salvatore Monaco
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