E ha spiegato: “Siamo già a ottobre e per partire mancano gli ultimi dettagli tecnici. In particolare si attende l’ultimo via libera del Garante della privacy per il trattamento dei dati”. Del resto, è proprio di qualche settimana fa la diatriba sulla violazione della privacy del redditometro, che sarebbe troppo invasivo, secondo molti e il Garante stesso, della vita dei contribuenti. Befera ha anche annunciato l’avvio dei rimborsi per i proprietari di barche che avevano pagato a maggio la tassa di possesso in base ai parametri che sono stati poi rivisti al ribasso al Governo. Il nuovo redditometro è nato con l’obiettivo di incrociare tutte le voci di spesa e verificare la coerenza tra reddito percepito e spese sostenute. Nel mirino dei controlli le spese per supermercato e ristorante; per abbigliamento o calzature, i costi di gestione di un immobile, spese di condominio, abbonamenti in palestra, spese di lusso, viaggi, auto, conti correnti, prestiti, donazioni familiari, titoli di Stato, vincite di giochi e lotterie. Per quanto riguarda il capitolo investimenti, è bene chiarire che dovrà innanzitutto essere verificata la correttezza dell’importo riportato nell’avviso di accertamento relativo alle spese di investimento, come l’acquisto di immobili, auto, titoli di Stato, ma anche gioielli e beni d’antiquariato. Finiranno nel mirino dell’Agenzia delle Entrate coloro che mostreranno discrepanze superiori al 20% tra reddito dichiarato e spese certe. In questo caso, il contribuente sarà chiamato ad una sorta di chiarimento iniziale con le Entrate, che non prevede per il contribuente l’obbligo di fornire le prove, basterà un iniziale confronto dialettico ma se i dubbi del Fisco rimarranno, l’ufficio proporrà l’accertamento.