Tempi duri per tutti. Se la carta stampata è in crisi l’emittenza locale non se la passa meglio. Il Governo infatti annuncia misure più restrittive per l’accesso ai finanziamenti pubblici all’emittenza locale.
Ma analizziamo lo stato dei fatti:
Al Senato , presso la X Commissione è in discussione il collegato sull’energia (S1195). Considerato che l’articolo 13, comma 3, dispone un incremento di 40 milioni di euro, per l’anno 2008, del finanziamento destinato alle emittenti televisive locali, di cui all’articolo 52, comma 18, della legge n. 448 del 2001 (finanziaria 2002), come rideterminato dalle successive leggi finanziarie; valutato che il fondo dei contributi per l’emittenza locale, riferiti al triennio 2009-2011, ha subito una considerevole riduzione (di circa 105,2 milioni di euro), tale per cui il recupero di 40 milioni, pur compensando il taglio per l’anno 2009, lascia irrisolto il problema del recupero dei tagli previsti per il 2010 e il 2011, pari rispettivamente a circa 22 e 38 milioni di euro.
Ma non è tutto. Il Ministero dello sviluppo economico-Dipartimento delle comunicazioni sta predisponendo la revisione del D.M. 5 novembre 2004, n. 292 («Regolamento recante nuove norme per la concessione alle emittenti televisive locali dei benefici previsti dall’articolo 45, comma 3, della legge 23 dicembre 1998, n. 448, e successive modifiche e integrazioni») che in sede di discussione in Commissione ha costituito all’unanimità l’occasione per rivedere il sistema dei controlli e delle verifiche sui dati dichiarati dalle emittenti televisive locali, al fine di introdurre meccanismi più rigidi e incisivi che pongano fine a quelle situazioni ambigue che, fino ad oggi, hanno consentito ad alcune emittenti locali di accedere ai contributi pubblici, sebbene prive dei necessari requisiti.
Quali potrebbero essere questi criteri non è dato ancora saperli. Ma in realtà qualcosa si sta muovendo anche se quasi nessuno ne parla. In Commissione hanno infine predisposto anche alcuni meccanismi di
agevolazione fiscale volti ad incentivare gli investimenti intrapresi per il passaggio al digitale anche in considerazione della fase delicata in cui si trovano le televisioni locali impegnate nella transizione. Se pensano di compensare qualcosa significa che qualcosa verrà tolto. I conti tornano sempre.
(Ivan Zambardino)
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